Fucina Machiavelli trasloca su Zoom, il pubblico interagisce
Prendere un biglietto senza conoscere il titolo, né il luogo della rappresentazione e nemmeno l’orario d’inizio: è questa la filosofia del Teatro Clandestino secondo la Fucina Culturale Machiavelli di Verona. Sono dettagli che vengono scoperti solo il giorno stesso dello spettacolo (perché la data è l’unica informazione svelata) e comunicati ai fiduciosi partecipanti tramite messaggio o email. Quest’anno, visti i nuovi vincoli e il divieto di creare assembramenti, a stupire non sarà più l’appuntamento (non segnato) in agenda, ma il mezzo di fruizione: l’inedito palcoscenico sarà quello di Zoom. In programma venerdì 5 giugno alle ore 21, c’è una produzione originale di cui è già stato annunciato il titolo, Meet the doctor, scritta apposta per il supporto online da Sara Meneghetti, drammaturga e cofondatrice dall’associazione culturale (insieme a tre soci, i musicisti Stefano Soardo, Pietro Battistoni e Rebecca Saggin). Il protagonista in webcam sarà l’attore Fabrizio Martorelli. «Restare a casa, fruire del teatro in diretta e partecipare attivamente a uno spettacolo: questi sono i tre punti cardine su cui Fucina Culturale Machiavelli ha deciso di realizzare la sua nuova produzione originale – racconta Meneghetti -. Per permettere al pubblico di andare a teatro prima che i teatri riaprano davvero le porte, ho ideato e scritto uno spettacolo pensato appositamente per essere interpretato, guardato e agito in diretta su Zoom direttamente dal computer di casa. L’appuntamento di Teatro Clandestino 2020 è la tappa finale di un percorso che Fucina Culturale Machiavelli ha intrapreso da tempo, fatto di un teatro in cui lo spettatore può partecipare attivamente agli spettacoli e non assistervi in modo passivo». Tutto è iniziato nel 2016 con la prima produzione di Fucina, intitolata Cecità Spettacolo al buio, pièce esperienziale per pochi spettatori alla volta in cui il pubblico veniva bendato e coinvolto attivamente nella trama, ed è proseguito con La verità non esiste (nella foto) e Real Life Theatre, dove gli spettatori erano chiamati a decidere le sorti degli attori in scena. In quest’occasione, il Teatro Clandestino si fonderà con Real Life Theatre, che da semplice titolo indica l’esperienza immersiva. Durante Meet the doctor gli spettatori, connessi in contemporanea su Zoom con l’attore, parteciperanno attivamente allo spettacolo e potranno interagire con lui, influenzando la trama. Sarà così anche Edipo Re in Virtual Reality.