Politici e imprenditori per la prima messa E Zenti ricorda Wojtyla Benedetta ieri la croce del papa polacco
di distanza in ogni direzione. Così, ieri, dopo due mesi e due settimane esatte (lo stop risale al 2 marzo), la Cattedrale si è riaperta al suo «popolo». L’appuntamento per la messa delle 18.30, la prima di una serie ininterrotta presieduta dal vescovo Giuseppe
Zenti iniziata con il mercoledì delle Ceneri a cui hanno potuto partecipare i fedeli oltre ai sacerdoti. E non sono mancati: un’ottantina, tra cui alcuni rappresentanti delle istituzioni (l’assessore Edi Maria Neri, il consigliere regionale Giovanna Negro) e del mondo inmo». dustriali (Giordano Veronesi). Come anticipato, la diocesi ha applicato le regole concordate con la Conferenza episcopale del Triveneto: mascherina obbligatoria, niente acqua nelle acquasantiere, niente offerte durante la celebrazione (ci sono delle cassette apposite ai lati della chiesa), massima attenzione al momento della comunione (si può abbassare la mascherina, solo distanziati dal celebrante). Nell’omelia di monsignor Zenti, un pensiero a Giovanni Paolo II, nel centenario dalla nascita. «Ha scelto l’amore fino all’ultiProprio ieri è stata benedetta a San Pietro di Morubio l’alta croce astile (18 metri) voluta da Wojtyla e rimasta in uno scantinato per anni prima di essere recuperata da volontari veronesi: la destinazione sarà il Monte Faloria, a Cortina.