Corriere di Verona

Rosselli: «In serie A un club come Verona ci sta senza problemi»

- M. S.

Numeri: 9.6 punti, 6.6 rimbalzi, 4.8 assist. Quelli di Guido Rosselli (in foto) nella stagione interrotta. Cioè il patrimonio tecnico e tattico in dote a un rapporto che pare destinato a proseguire. «Io rimarrei volentieri. Chiudo l’annata con un senso d’incompiute­zza. Verona è tra le migliori società di A2 e in A ci starebbe tranquilla­mente». Lunedì saranno 37 anni, incarnazio­ne del giocatore «all-around» che fa un po’ tutto, nel suo caso dal portare palla al mettersi spalle a canestro, è intorno a Rosselli, Tomassini e Severini, cioè quelli con un altro anno di contratto, che potrebbe ruotare la Scaligera postCovid1­9. Lui, alla Scaligera cercava la quinta promozione in carriera. «Il film della stagione? La partenza dimostrava che con Dalmonte c’era equilibrio, poi gli infortuni: quando in settimana lavori con sette-otto giocatori alla lunga la benzina finisce prima. Lì c’è stato il calo. Con Diana e lo sforzo del club abbiamo ritrovato equilibrio e dimostrato la bontà di squadra: una condizione psicofisic­a ottimale». Era metà febbraio, Scaligera terza nel girone Est e in crescita, il coronaviru­s bloccava tutto lì. Bilancio personale di Rosselli: «Positivo. Rimane l’arrabbiatu­ra per gli errori in due o tre partite. Anch’io iniziavo a sentirmi meglio». Adesso si tratta di «sentire» il fisico e gestire uno stop molto lungo. «Prevedo una preparazio­ne più lunga». A quella ripartenza ci sarà Diana: «È arrivato in corsa, ha dovuto badare all’immediato — dice Rosselli — la programmaz­ione l’aiuterà: potrà cercare i giocatori più adatti al suo basket, continuand­o con parte del gruppo storico a incrementa­re i concetti. In due, tre mesi si era già visto qualcosa del suo gioco veloce, gran difesa e un attacco abbastanza libero nelle letture». E poi c’è come dovrebbe ripartire il nostro basket: «Salvaguard­are gli investimen­ti di società come Verona. Due promozioni in A non sarebbero poche, per dire, ma 28 squadre sono troppe. Bisognereb­be uniformars­i verso l’alto anziché verso il basso».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy