Così i plateatici cambiano il volto del centro storico
Sul piano economico sono un aiutotampone. Sul piano estetico, stanno cambiando una piccola porzione del volto del centro. Chi passa in questi giorni da corso Sant’Anastasia, ad esempio, noterà i plateatici dell’osteria Giulietta e Romeo, sul marciapiede di destra guardando verso la chiesa. Le linee guida per chiedere di implementarli o installarli da zero, il Comune, le aveva pubblicate il 18 maggio scorso. Da allora, le richieste hanno superato quota 300.
Sul piano economico sono un aiuto-tampone. Sul piano estetico, stanno cambiando una piccola porzione del volto del centro. Chi passa in questi giorni da corso Sant’Anastasia, ad esempio, noterà i plateatici dell’osteria Giulietta e Romeo, sul marciapiede di destra guardando verso la chiesa. Mentre da ieri, sul piazzale d’ingresso del Teatro Ristori, la sera, ci sono i tavolini della Locanda Ristori. Plateatici nuovi che si aggiungono a quelli ampliati da altri locali.
Le linee guida per chiedere di implementarli o installarli da zero, il Comune, le aveva pubblicate il 18 maggio scorso. Da allora, le richieste sono arrivate a superare quota 300. Lo confermava, ieri, l’assessore al Commercio, Nicolò Zavarise. Lui che nei giorni scorsi, insieme all’assessore Toffali, ha affrontato il capitolo delle richieste negate. Capitolo delicato perché una settimana fa, da molti ristoratori e gestori di bar, era emersa la frustrazione per le difficoltà riscontrate nella procedura per ottenere l’okay. «Tecnici e dirigenti si basano su normative e codici della strada ma l’organo politico può trovare strumenti per dare pari opportunità», aveva risposto Zavarise, che adesso dice: «Su oltre 300, siamo saliti a 250 richieste approvate, una quarantina di dinieghi e una ventina di richieste sospese: in quest’ultimo caso parliamo di planimetrie non corrette o documenLocanda tazioni incomplete. Le richieste che abbiamo “sveltito” avevano problemi di metratura, di vicinanza con incroci o passaggi per i mezzi di soccorso o di “sorveglianza” nel senso che il gestore non poteva controllare il plateatico dall’ingresso».
Racconta Alessandro Vignola della già citata osteria Giulietta e Romeo: «Il plateatico aiuta, sì, ma se c’è gente. Siamo fiduciosi che il giro turistico prima o poi si sbloccherà. Per ora si lavora ancora al 70 per cento in meno». Così invece Lia Musarra, lei che la Ristori l’ha riaperta solo ieri: «Ho preferito aspettare a riaprire perché a metà maggio l’insicurezza era troppa, idem la paura della gente, che un po’ ancora mi sembra esserci. Sarà un’estate con molti punti di domanda. Noi lavoriamo molto con la clientela veronese ma anche con quei turisti che cercano la cucina locale». Tra i plateatici «inediti» anche quelli che sono spuntati da un paio di settimane in Porta Borsari, fuori dal Caffè Rialto, o alla fine di via Pellicciai, sbucando in Piazza Erbe, fuori dalla pizzeria Berberè.