Pranzo gratis, la promozione post lockdown
La strana settimana degli ex Kofler: «Niente trucchi, nessuno come noi»
La catena «Ten Restaurant«, più conosciuta come Kofler, ha pensato di rilanciarsi offrendo per una settimana pranzi gratis alla clientela.
VENEZIA A Venezia puoi ordinare una battuta di tonno (20 euro), un polpo alla diavola (20 euro), una bottiglia d’acqua (2,50 euro) e un caffè (1,10). Con il coperto fanno 45,6 euro. Dopo aver mangiato esci senza passare alla cassa. O puoi fermarti a Padova con la moglie e due figli, ordinare quattro pizze (46 euro), quattro bibite (14 euro), due dolci (13 euro), totale 81 euro, e il risultato è lo stesso. Ti alzi e te ne vai. Da lunedì 22 a domenica 28 puoi pranzare o cenare gratis in uno dei cinque ristoranti o in una delle tre birrerie del gruppo «Ten» in Veneto. Sono i locali di Verona, Venezia, Padova, Treviso, Mestre e Vicenza, che la gente conosce ancora con il nome «Kofler». Tre anni fa il ventennale marchio veneto della ristorazione era stato aggregato in una nuova società, «Hi Food», che aveva lanciato il marchio «Ten», e che poi ne aveva rilevato tutte le quote.
A capo della società per l’Italia e la Svizzera è l’imprenditore e manager milanese Stefano Chisoli, presidente dello Spezia calcio in serie B. «Dopo la fine del lockdown — spiega — abbiamo adeguato i locali alle linee guida del governo e delle regioni. Ma le prime settimane sono state dure». Chisoli racconta che le famiglie hanno paura a uscire, che «gli italiani hanno meno soldi, molti sono in cassa integrazione, i lavoratori autonomi non prendono nulla da un po’». Così è nata l’idea di un’operazione commerciale per venire incontro alla gente. «Abbiamo cominciato a pianificare una campagna tradizionale da fare sui mass media e sui social, poi abbiamo pensato di lasciare stare e di provare a fare questa cosa che nessuno ha mai fatto».
Chi prenota un tavolo nei locali del gruppo (otto in Veneto, una decina nel resto d’Italia) può prendere tutto quello che è compreso nel menù. Non è stato fatto un menù ad hoc. Le bevande? «Comprese». Dolci, caffè, coperto? «Compreso». Dove sta la fregatura? «Non c’è». Chisoli aggiunge solo che a ogni cliente (maggiorenne) sarà chiesto di lasciare i dati per ottenere la «Tencard», la carta fedeltà che permetterà di ottenere, dopo la settimana gratis, altri sconti e promozioni. «La carta non è a pagamento, è una normale carta fedeltà». Ma non c’è neanche un limite? «Beh, l’unico limite è lo stomaco del cliente. Che non può ovviamente tornare una seconda volta. O, meglio, quando tornerà una seconda volta dovrà pagare il conto».
Abbiamo fatto una verifica, telefonando a uno dei tre locali di Padova e abbiamo chiesto: «Ma è vero?». Ci hanno risposto: «Sì, lei non paga niente, deve registrarsi sul sito tenrestaurants.com per avere la card, poi è sempre meglio prenotare».
Hi Food, la società che possiede il marchio «Ten», è una società controllata dalla multinazionale Intels Nigeria, che da 40 anni si occupa della logistica integrata per le compagnie petrolifere. A Intels Nigeria fa riferimento anche un’altra società, la Rivers Docks, che in marzo ha rilevato l’Interporto di Venezia e il Terminal intermodale di Marghera, in gestione commissariale da sette anni. Ad Hi Food appartiene anche la catena di negozi «Pasticceria Svizzera 1910», «Al Mare» e «California Bakery», che non sono presenti in Veneto.
«Il Nordest per noi è un territorio molto importante, come dimostra l’investimento che la capogruppo ha fatto all’Interporto di Marghera. Non abbiamo ancora aperto nuovi locali ma abbiamo cercato di uniformare quelli esistenti. E non escludiamo nuove aperture come abbiamo già fatto a Ferrara e La Spezia». In Veneto le tre birrerie sono in via Ospedale a Mestre, in strada Sant’Antonino a Vicenza e in via Carini a Padova. I ristoranti, invece, sono a Verona in piazza Pradaval, cinque minuti a piedi dall’Arena di Verona; a Venezia in Sestiere San Marco 2 (fermata Sant’Angelo, nove minuti a piedi da Rialto); in piazza dei Signori e in via Bronzetti (foto), sulla circonvallazione a Padova; a Treviso, in piazza delle Istituzioni nel quartiere della questura.