Sanità, scossone ai vertici in pensione sette Dg È caccia ai successori
È stato pubblicato ieri sul Bollettino ufficiale della Regione l’avviso per la presentazione delle candidature a direttore generale delle Usl, dell’Istituto oncologico veneto (Iov), dell’Azienda Ospedaliera di Verona, dell’Azienda Ospedaliera di Padova e di Azienda Zero. Per i vertici della sanità veneta, portata spesso ad esempio dal governatore Luca Zaia ed elogiata dall’opinione pubblica per l’esemplare gestione dell’emergenza coronavirus, si annuncia una vera e propria rivoluzione dal momento che ben sette direttori generali su tredici, la metà, o sono già in pensione, o sono prossimi ad andarci o hanno compiuto i fatidici 65 anni e dunque, per quanto possano aver fatto bene, non potranno essere confermati nel ruolo per via dei limiti imposti dalle norme nazionali e regionali. Si tratta di Adriano Rasi Caldogno (Belluno), Antonio Compostella (Rovigo), Domenico Scibetta (Padova), Bortolo Simoni (Pedemontana), Giorgio Roberti (Iov), e dei direttori dell’azienda ospedaliera di Padova Luciano Flor e di Verona Francesco Cobello. Al 31 dicembre, data ultima per le nomine da parte di Zaia, si annuncia dunque un profondo turnover e sarà interessante vedere chi saranno i successori tra coloro che presenteranno la loro candidatura. «Abbiamo nominato una commissione composta da un rappresentante dell’università, uno della Regione ed uno di Agenas. Toccherà a loro presentarmi la lista degli idonei da cui poi io sceglierò i nomi» ha spiegato Zaia. I restanti sei sono Giuseppe Dal Ben (Venezia), dato in pole position per prendere il posto di Domenico Mantoan alla direzione generale Sanità e sociale della Regione quando quest’ultimo, con la nomina della nuova amministrazione, potrà dedicarsi a tempo pieno ai nuovi prestigiosi incarichi al vertice dell’Aifa e di Agenas, Giovanni Pavesi (ora a Vicenza ma fortemente richiesto al timone dell’Azienda ospedaliera di Verona), Francesco Benazzi (Treviso, pure lui in odore di promozione), Carlo Bramezza (Veneto Orientale), Patrizia Simionato (Iov) e Pietro Girardi (Verona, potrebbe passare a Rovigo). Nonostante si trattasse di una sperimentazione della durata di due anni, saranno infine confermate le Usl Pedemontana e Veneto Orientale.
Zaia Abbiamo nominato una commissione con tre esperti, uno della Regione, uno dell’università e uno di Agenas. Toccherà a loro scremare le candidature che arriveranno e presentarmi la lista degli idonei da cui poi io sceglierò