Autostrade, spunta una nuova ipotesi: gruppo Benetton in minoranza
Forse Atlantia potrebbe scendere sotto il 50% di Autostrade per l’Italia (oggi all’88%) e questo faciliterebbe l’individuazione di un punto d’incontro su una nuova proposta che il Governo chiede sia tassativamente prodotta entro la settimana. Sono questi, allo stato grezzo, gli elementi usciti ieri sera al termine dell’incontro al
Ministero dei Trasporti, dove i capi di gabinetto dello stesso Mit e del Ministero dell’economia e delle finanze, Alberto Stancanelli e Luigi Carbone, avevano convocato i rappresentanti di Aspi. Al vertice, durato circa due ore, hanno partecipato anche il segretario generale di Palazzo Chigi, Roberto Chieppa. Per la parte del concessionario erano presenti sia l’amministratore delegato di Aspi, Roberto Tomasi, sia il top manager di Atlantia, Carlo Bertazzo. A Treviso, tuttavia, non si parla. Tecnicamente ci si limita a “prendere atto” della decisione della Corte Costituzionale di respingere il ricorso rinviato dal Tar della Liguria al quale Aspi si era appellata per l’esclusione dalla ricostruzione del «Ponte Morandi».
L’attesa ieri è rimasta perciò concentrata unicamente sull’uscio del Mit. Secondo quanto si è appreso, il Governo ha chiesto ad Aspi una nuova proposta per evitare la revoca della concessione, che tuteli l’interesse pubblico a partire dalla revisione delle tariffe, da risorse compensative e da cambio di passo su manutenzione e controlli. Le proposte avanzate finora non sarebbero infatti ritenute soddisfacenti. La questione della rinuncia al controllo di Aspi, e attraverso un aumento di capitale, filtra da indiscrezioni di stampa e suona più come un «suggerimento» di Palazzo Chigi che un’iniziativa motu proprio di Atlantia.
La quale, per usare l’altra lente di osservazione della giornata, in borsa non ha certo brillato. Sospesa un paio di volte per la profondità dei ribassi (oltre il 9%), ha chiuso con una contrazione dell’8,29%, pagando per il clima appesantito dalla decisione della Consulta e che pone in posizione di ulteriore debolezza la controllata Aspi nelle trattative sul futuro della concessione.
Cancelleri (Mit)
Il Governo deve intervenire immediata mente mettendo la parola fine
«Il Governo – ha detto in mattinata a Radio 1 il viceministro al Mit, Giancarlo Cancelleri - deve intervenire immediatamente mettendo la parola fine». E Stefano Buffagni, viceministro al Mise, su Facebook ha ribadito quanto sia «fondamentale che i Benetton non gestiscano più le Autostrade». Più pacato il ministro dell’ambiente, Sergio Costa. «Aspettiamo, stiamo facendo una riflessione». Intanto spunta un documento del 2019, quando al Mit Il ministro era Toninelli: la direzione generale del ministero per la vigilanza precisava che la gestione del ponte che si sarebbe realizzato dopo il crollo del “Morandi” sarebbe stata affidata al concessionario «Autostrade per l’Italia».