L’impresa chiede vero slancio «Metta al centro il lavoro»
Al premier Giuseppe Conte, che nella fase clou dell’emergenza si è preso la responsabilità anche personale di scelte difficili, chiediamo di agire con la stessa determinazione ed urgenza nel definire il percorso per uscire dalla crisi economica in cui la pandemia ci ha catapultati. Le infrastrutture sono un asset fondamentale per il rilancio del Paese e - dopo l’annuncio fatto dal governo – aspettiamo fiduciosi il cronoprogramma degli interventi «sbloccati» in Veneto, che attendiamo da anni e che sono funzionali al rilancio del nostro sistema territoriale. Il nostro Paese è zavorrato da problemi che ci portiamo dietro da anni, che il Covid19 ha reso più evidenti anche nella nostra regione. L’appello degli industriali veneti è quello di utilizzare le risorse a disposizione – tutte le risorse – per dare vero slancio alla nostra economia, considerando che dall’Europa potrà arrivare fino al 25% del Pil del Paese. Le imprese hanno già suggerito le priorità. Mettere al centro il lavoro, a cominciare da giovani e donne, e la formazione, perché solo riallineando le competenze alle nuove esigenze della trasformazione tecnologica potremo mantenere i livelli occupazionali, sui quali gli ammortizzatori potranno avere solo un effetto limitato. Agire in ottica di lungo termine sulla fiscalità, rendendo più efficiente la spesa della PA, riducendo il debito pubblico ed intervenendo sul cuneo fiscale. Stimolare la domanda interna e i consumi perché la pandemia sta avendo riflessi economici sui nostri maggiori partner commerciali, indebolendo l’export. Attivare per alcune filiere strategiche misure ad hoc come nei grandi Paesi europei. La fiducia che il governo saprà infondere a cittadini e imprese sarà fondamentale. Per tutti questi temi le imprese di Confindustria rivendicano il ruolo di fare proposte e critiche, sempre nell’ottica dello sviluppo sociale ed economico del Paese.
Il premier agisca con urgenza nel definire il percorso per uscire dalla crisi economica in cui la pandemia ci ha catapultati