Corriere di Verona

Cetin è già a casa Hellas, ora la sfida dei rinnovi

Ieri le visite del turco. Borini «valuta» un triennale

- Fontana

Mert Cetin ieri ha svolto le visite mediche rituali per essere tesserato dall’Hellas. In realtà, per adesso, il difensore turco non potrà diventare a tutti gli effetti un giocatore del Verona.

Ci sono dei tempi da rispettare ed è probabile che si debba attendere fino al 20 agosto, perlomeno, perché il suo trasferime­nto in prestito (con diritto di riscatto e controrisc­atto) dalla Roma venga ufficializ­zato. Soltanto delle questioni formali. La sostanza dice che il primo acquisto per il prossimo Hellas è lui. Sarà chiamato a prendere il posto di Amir Rrahmani, volato al Napoli, e si rimetterà in gioco dopo una stagione in cui, a Roma, ha avuto poco spazio. In totale, per lui, con la casacca gialloross­o sono arrivate 6 presenze. A Verona cercherà un pieno rilancio. Su di lui hanno puntato gli occhi Ivan Juric e Tony D’Amico, individuan­do in Cetin l’uomo giusto da inserire in una linea arretrata che sarà inevitabil­mente rivista, per quanto l’Hellas abbia intenzione di trattare la conferma in prestito di Marash Kumbulla, una volta che l’affare della sua cessione sarà completato con una delle pretendent­i al cartellino di Max (Inter, Juventus e Lazio sono in corsa). Difficile che si arrivi a un esito del genere, ma la dirigenza gialloblù ci proverà. Quanto a Koray Gunter, l’accordo per la sua permanenza a Verona con il Genoa si avvicina. Cetin, quindi, nuova pedina della difesa.

Nella mattinata di ieri si è sottoposto ai controlli previsti nella struttura del centro polifunzio­nale Don Calabria, in via San Marco. Mascherina d’obbligo e t-shirt, Cetin ha completato l’iter di esami richiesto e ha iniziato a prendere confidenza con l’ambiente dell’Hellas. Il mosaico da comporre per la costruzion­e del prossimo Verona è pieno di tessere da incastrare. Alcune certezze ci sono già: insieme ai rinnovi dei prestiti per Federico Dimarco ed Eddie

Salcedo, la permanenza di Marco Silvestri, di Miguel Veloso, di Darko Lazovic, di Mattia Zaccagni e anche di Samuel Di Carmine, oltre a quella di Davide Faraoni, per cui, tuttavia, va tenuto d’occhio l’interesse del Napoli, che da mesi pensa al laterale destro dell’Hellas e lo fa con solidi argomenti. Faraoni è un obiettivo concreto per il direttore sportivo del club azzurro, Cristiano Giuntoli. Per Juric è stato e resta un titolariss­imo, ma il mercato è sempre pieno di sorprese.

Una positiva, piuttosto, riguarda Matteo Pessina, che preferireb­be restare a Verona per un’altra stagione, per continuare a maturare sotto la guida di Juric.

L’Atalanta, più che riprenderl­o, lo vorrebbe girare per una cospicua contropart­ita economica (tra i 10 e i 12 milioni) a un’altra società, con Milan e Roma che si sono fatte avanti. Il parere del giocatore – out per due mesi per infortunio –, peraltro, può essere determinan­te e per questo, allo stato delle cose, la bilancia pende in maniera più netta verso il sì al Verona.

Discorso diverso per quel che concerne Fabio Borini: gli è stato proposto un contratto triennale, ma una decisione, da parte sua, non è ancora stata presa. Qualche sirena inglese lo indurrebbe a volgere lo sguardo in un’altra direzione. Per adesso, la sua firma con con l’Hellas rimane in bilico e, di sicuro, non è per nulla scontata.

Pezzo pregiato Pessina preferireb­be restare a Verona ma l’Atalanta lo vorrebbe girare a Milan o Roma

Gli altri nodi Per Kumbulla si tratta la conferma del prestito, più vicina la soluzione per Gunter

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Il turco Mert Cetin con la maglia della Roma: l’Hellas lo vede come il «dopo Rrahmani» (LaPresse)
Emergente Il turco Mert Cetin con la maglia della Roma: l’Hellas lo vede come il «dopo Rrahmani» (LaPresse)

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