Il migrante positivo al Covid 19 fugge dall’ospedale e va in stazione
Il tunisino era ricoverato a Rovigo, ritrovato un’ora dopo Caccia ai contatti, anche nel treno sul quale ha viaggiato
Martedì pomeriggio è scappato dal reparto di Malattie infettive dell’ospedale «Santa Maria della misericordia» di Rovigo, dov’era ricoverato dal giorno prima in quanto positivo al Covid-19. Rintracciato in meno di un’ora dagli agenti delle Volanti, è stato denunciato per i reati di epidemia colposa e «mancata osservanza di un ordine legalmente dato per impedire la diffusione di una malattia infettiva».
A ritrovarsi nei guai è un tunisino di 33 anni residente a Rubano (Padova). Lo straniero s’è sentito male all’improvviso lunedì, mentre era a Rovigo, dopo essere arrivato nel capoluogo polesano con un treno regionale. Adesso si apre anche la partita della sanificazione dei vagoni dove il 33enne ha viaggiato, e non solo. Oltre a Trenitalia anche la Polizia ferroviaria è stata già informata dell’accaduto dall’azienda sanitaria. Alla società di trasporti e alla Polfer rodigina, l’Usl 5 ha chiesto la collaborazione per la ricostruzione completa dell’itinerario del tunisino. Ovvero da quando è partito per arrivare a Rovigo fino al momento del rintraccio dell’altra sera dopo la sua fuga.
Quando lunedì il tunisino s’è sentito male, «è stato accompagnato al Pronto Soccorso come da prassi - spiega Antonio Compostella, direttore generale dell’Uls 5 - dove è stato sottoposto al tampone ed è risultato positivo al Covid-19. Ricoverato come da protocollo in malattie infettive – continua Compostella il 33enne è riuscito a evadere dal reparto nel tardo pomeriggio di martedì, attorno alle 19, uscendo dalla sua stanza quando nei corridoi del reparto non c’era nessuno dello staff medico».
A favorire la fuga del tunisino, poi, è intervenuto un altro fattore: le porte con allarme del reparto di Malattie infettive, continua Compostella, «hanno suonato quando il paziente era già lontano dall’ospedale, ormai fuggito all’esterno. Il personale non ha comunque perso tempo e ha dato subito l’allarme alle forze dell’ordine».
Il tunisino è stato ritrovato in stazione a Rovigo dalle pattuglie delle Volanti, allertate assieme ai carabinieri della fuga, circa un’ora dopo. In quel momento era vicino a un’altra persona. Subito sottoposta a tampone, quest’ultima è risultata negativa al Covid-19 e dovrà stare comunque in quarantena.
Il tunisino, riportato in ospedale con tutte le precauzioni del caso, ora sta meglio e pare aver contratto una forma asintomatica di Coronavirus. Il 33enne straniero potrebbe essere dimesso in queste ore e trasportato in sicurezza nel proprio domicilio a Rubano dove proseguirà la quarantena.
Agli inquirenti che l’altra sera lo hanno fermato e poi denunciato, il 33enne ha detto che voleva rientrare a casa in treno e che non stava cercando di sparire. Per quanto riguarda il personale ospedaliero rodigino, non sono state ravvisate condotte omissive riguardo alla fuga del tunisino dal reparto di Malattie infettive.
Dal punto di vista sanitario, è già scattata la ricostruzione dei contatti per verificare possibili contagi. «Purtroppo si preannuncia complessa - conclude il dg dell’Usl 5 Compostella - da parte del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’azienda sociosanitaria la ricostruzione completa di tutte le persone con cui il paziente è entrato in contatto, da quando è arrivato in treno in stazione a Rovigo a quando è fuggito».
Il malore
Lunedì l’uomo, 33 anni, si è sentito male, in ospedale si è scoperta la sua positività al virus