FdI, la Lega non si fida «Firmi anche la Meloni»
Centrodestra unito alle Elezioni, la Lega frena: «Vogliamo che FdI dica sì all’autonomia pure a Roma»
Accordo fatto, ma per ora solo in Veneto e soprattutto solo a parole. Di firmare, al momento non se ne parla. E l’intesa elettorale che solo due giorni fa pareva cosa fatta tra Lega e FdI potrebbe, ancora, sfumare. Il tema dei temi a frapporsi alla luna di miele tra i due partiti di centrodestra è sempre l’autonomia, «fondamentale per il Veneto», come ricorda Roberto Marcato, assessore regionale allo Sviluppo economico e componente del direttorio del Carroccio. Mercoledì il segretario regionale della Lega Lorenzo Fontana e il collega di Fratelli d’Italia Luca De Carlo si sono incontrati e non sono emerse difficoltà alla richiesta leghista - ormai datata mesi fa - di sottoscrivere un documento sull’autonomia. Caso risolto, penserebbe qualcuno. Pace fatta (se mai ci fossero stati conflitti tra i due partiti in Veneto), direbbero altri. E invece, la partita è ancora aperte: la firma, appunto, non c’è e perché si chiuda l’accordo elettorale deve metterla la leader nazionale di FdI, Giorgia Meloni. E al momento non lo ha ancora fatto.
«La trattativa non è conclusa - ammette Fontana - chiediamo infatti anche ai leader nazionali delle altre forze di centrodestra un impegno a sostenere e votare l’autonomia a Roma». E nella capitale i giochi si fanno più complicati tant’è che i toni pacati del segretario, si accendono nelle parole di Marcato. «A me del firmeremo importa poco tuona - Voglio vedere la firma della Meloni, non dei dirigenti locali, senza quella firma corriamo da soli: le dichiarazioni di intenti mi lasciano indifferente, firmino e costruiamo l’alleanza». Il messaggio va anche a Forza Italia, sulla cui fedeltà all’autonomia, in realtà, in casa Lega nessuno nutre alcun dubbio, d’altronde fin dal lancio del referendum del 2017 i forzisti sono stati schierati a favore. «Abbiamo fin cambiato il nostro storico simbolo, ora è “Forza Italia autonomia per il Veneto” - sottolinea Michele Zuin, coordinatore regionale - Non abbiamo mai avuto alcuna perplessità, ricordo che è nostra la proposta di legge regionale del 2014 in tal senso: quando si troveranno a Roma ci saremo e Antonio Tajani (vicepresidente di Fi, ndr) sottoscriverà il documento».
Qualcuno potrebbe chiedersi il perché di tanta insistenza sulla firma a un atto di intenti: «Si tratta di una questione che deve passare da Roma - precisa Fontana - vogliamo scongiurare che le diverse sensibilità in seno ai partiti possano compromettere questo percorso o allungarne i tempi. Le esperienze passate, che hanno frenato il cammino verso l’autonomia, ci inducono a pretendere, ad ogni livello, le massime garanzie». Fratelli d’Italia, nato dalla costola dell’Msi, fa del nazionalismo la sua bandiera d’onore e il suo sostegno alla «battaglia storica della Lega», per dirla con Fontana, per quanto sicuro nella nostra regione, potrebbe scricchiolare a Roma. «I recenti richiami del presidente della Repubblica (sull’autonomia, ndr) sono un elemento che dovrebbe convincere tutti della necessità di arrivare quanto prima all’obiettivo - conclude il segretario veneto della Lega Serve quindi che il lavoro fatto sui nostri territori non venga disperso a Roma, ma che ci sia l’impegno di tutti a finalizzarlo in tempi rapidi».
I tempi stringono, le urne si aprono ufficialmente alle 7 di domenica 20 settembre, manca cioè solo un mese e mezzo per stringere - o meno - l’alleanza del centrodestra. E se per una firma ci vogliono pochi istanti, lo stesso non si può dire per le liste elettorali. Ed è l’altro grattacapo che tiene impegnato il Carroccio in questi giorni. I nomi dei candidati alle regionali non sono stati, per ora, resi pubblici e - fatto salvo per il presidente Luca Zaia - non è ancora chiaro chi correrà nella sua lista e chi in quella del partito. Intanto, per tutti i papabili consiglieri regionali, l’ordine di scuderia è: bocce ferme. Ossia, non è ancora il momento di presentarsi agli elettori, stampare manifesti e locandine, organizzare incontri o iniziare il battage sui social network.
Fontana
La trattativa non è conclusa, chiediamo ai leader nazionali del centrodestra un impegno formale sul tema più sentito in Veneto