Corriere di Verona

‘Ndrangheta, cade l’accusa di mafia per il barista di Sommacampa­gna

Ma il Riesame gli conferma il carcere per lo spaccio di droga

- La. Ted.

Per il sostituto procurator­e antimafia di Venezia Patrizia Ciccarese e il gip Francesca Zancan, Agostino Napoli sarebbe stato ai vertici della ‘ndrina sgominata un mese fa dalla Dia dopo decenni di affari sporchi nel Veronese, in particolar­e a Sommacampa­gna. Ed è qui, nella frazione di Caselle, che Napoli gestisce insieme alla moglie un bar-tabaccheri­a in passato già teatro di blitz antidroga.

Esercizio pubblico in cui, anche nell’ambito dell’operazione antimafia «Taurus» sfociata un mese fa in 32 arresti, il 52enne originario di Gioia Tauro e ora detenuto a Santa Maria Capua V etere è accusato di aver spacciato stupefacen­ti. Ma non solo: stando alla Dda di Venezia, sarebbe uno dei manovrator­i della ‘ndrina Gerace-NapoliVers­ace che dal 1981 aveva piantato

Lotta alla criminalit­à La Direzione investigat­iva antimafia ha portato a termine l’operazione Taurus i propri tentacoli a sud di Verona, tra Sommacampa­gna e il lago di Garda. Infatti, è uno degli otto indagati a cui è contestata l’associazio­ne a delinquere di stampo mafioso. Aggravante che nel tardo pomeriggio di ieri, tuttavia, è stata esclusa dai giudici del Tribunale

del Riesame, che hanno parzialmen­te accolto il ricorso presentato dal difensore di Napoli, l’avvocato del Foro di Verona Maurizio Milan che sottolinea:«Far cadere l’accusa di mafia era il nostro obiettivo primario, il mio cliente non c’entra con la ‘ndrangheta». A carico del 51enne rimane in piedi invece l’imputazion­e legata allo spaccio di stupefacen­ti e per questo gli è stata confermata la detenzione nel carcere di massima sicurezza.

Quella discussa ieri è stata la seconda tranche di ricorsi al Riesame sul caso Taurus: tra gli altri, restano in cella Rosario Capicchian­o e Domenico Mercurio (tutelato dall’avvocato Gianluca Vassanelli)nei cui confronti cade comunque un’accusa di estorsione; rimane per Enzo Beltrame (difesa Milan) l’obbligo di firma così come per l’imprendito­re Luca Cubi (rappresent­ato dal legale Alessandro Avanzi) ma solo per un furto datato 2011 mentre a suo carico vengono escluse aggravante mafiosa ed estorsione.

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