Gobbo è sicuro: Zaia non farà mai nulla per scalzare Salvini

Gian Paolo Gobbo, storico segretario nathional della Liga Veneta, come la vede questa storia fra Zaia e Salvini? Il governatore farà le scarpe al leader?

«Ma no entrambi sono fondamentali. Hanno due caratteri e ruoli diversi, uno è il segretario, l’altro è più pratico. Se ci fosse stata da parte di uno dei due la volontà di fare qualcosa, l’avrebbe già fatto. C’era lo spazio per prese di posizione di entrambi. Ed entrambi sono rispettosi della logica del partito. C’è chi cerca la frattura, ma non loro due».

Nessun conflitto fra i due campioni?

«No. In Lega ci sono tante opinioni e idee, si discute. Se uno non va alla rottura ideologica come Tosi, tutto si risolve».

Se Zaia facesse il botto alle regionali scatterebbe il tentativo di scavalcare Salvini?

«No, non è nel carattere di Zaia. Ha già dato dimostrazione di avere consenso e voti, non saranno le regionali a dirlo. E ricordiamo sempre che la Liga funziona in coalizione. Una volta era la coalizione del nord, adesso con Salvini premier».

Più cresce Zaia più Salvini cala, è un caso?

«Non è questo il senso. Ripeto, veniamo da una situazione difficile, governare con i 5 Stelle non ci ha fatto bene. Le europee hanno portato invece ottimi risultati. Salvini ha portato il partito dal 3 al 26%. Solo Dc e Pd nei momenti migliori hanno fatto di più».

Ma lei, anche se ci sono altri 5 potenziali anni da governatore, se lo vede Zaia a Roma?

«Non credo che abbia questa intenzione. Può fare tutto ciò che vuole, non c’è dubbio, ma credo che la sua volontà sia di rimanere qui finché non otterremo l’autonomia, è il patto con i veneti».

Però i sondaggi dicono che Salvini perde punti.

«Io credo solo ai sondaggi del giorno dopo. Prima non sono attendibili».

Se la lista Zaia dovesse superare la lista Lega alle regionali?

«Mi pare un finto problema. E comunque la Lega ha il suo appeal. A Treviso nel 2018 è stata il primo partito, la lista ZaiaGentilini il quarto».