Corriere di Verona

Tiribocchi: «Il Chievo supererà la stanchezza»

Semifinale con lo Spezia, l’ex è fiducioso: «La squadra ha trovato equilibrio e geometrie»

- Matteo Sorio

Messaggio del Tir: «È una semifinale in cui la stanchezza del Chievo può voler dire niente». Anni 42, 18 gol in 67 partite gialloblù fra 2004 e 2007, Simone Tiribocchi commenta spesso la squadra di Aglietti per Dazn. Con lui approcciam­o la semifinale di B con lo Spezia: domani andata al Bentegodi, martedì ritorno in Liguria.

Tiribocchi, come vede Chievo attuale?

«Partirei dal peso dell’Empoli. Squadra da serie A diretta che dopo gennaio aveva fatto una gran rincorsa. Eliminarli, pareggiand­o ma comunque resistendo a tutte le correnti avverse, dimostra che ci sei».

Eppure a tre turni dal gong del campionato il Chievo pareva non esserci più. Poi tre vittorie filate e il preliminar­e il superato con l’Empoli. Qualcosa è cambiato. Cosa, secondo lei?

«Adesso è palese che il Chievo ha un obiettivo e lavora bene in settimana, aspetto che magari tempo fa ancora mancava, anche perché non c’era la continuità di risultati. Parliamo di una squadra che fino al trittico finale con Cittadella, Benevento e Pescara aveva raramente vinto due partite di fila, senza mai andare oltre. Ricordo l’andata con lo Spezia: 0-0 ma tantissime occasioni per chiuderla. Una lunga sequela di alti e bassi. E quando non c’è continuità è difficile gestire un gruppo».

Sebbene cortissimo, senza vere alternativ­e in difesa e attacco, adesso il Chievo sta bene di testa…

«Sì, con l’Empoli li ho visti molto bene, sul piano mentale. Stanchi, perché giocano sempre gli stessi, ma sapevano cosa fare e in campo erano sempre equilibrat­i».

Cos’è che funziona meglio, in campo?

«Si notano ottimi movimenti a sinistra, sulla catena che parte da Renzetti e arriva a Vignato».

Se lo Spezia sarà più riposato, avendo saltato il preliminar­e, l’entusiasmo potrà aiutare il Chievo a trovare ulforse

teriori forze?

«Più che quello, con lo Spezia non è gara secca come con l’Empoli bensì andata e ritorno. La partita in più può aiutare il Chievo ad arrivarci più pronto di testa. Lo Spezia non parte da niente. Il Chievo parte dall’aver eliminato l’Empoli

giocando senza accontenta­rsi nonostante sapesse di avere due risultati su tre».

Però a livello fisico gli sforzi recenti non potranno non sentirsi...

«Sicurament­e la fatica si farà sentire, sì».

Lo Spezia ha chiuso terzo, il miglior calcio di B nel girone di ritorno. Assenze pesanti dietro, Capradossi e Marchizza. Cosa diciamo dei ragazzi dell’ex gialloblù Italiano?

«Mi piace il fatto che sanno quando verticaliz­zare e quando tenere palla. Le individual­ità sono ottime. Non è espertissi­mo magari, ma lo Spezia ormai sta diventando una realtà della B».

Giocatori-chiave nel Chievo?

«Si parte da una difesa molto solida, la seconda di B, Leverbe e Rigione si muovono bene e i rischi presi con l’Empoli ci potevano stare. A centrocamp­o Garritano non fa la differenza solo per i gol ma per quello che ti dà sul piano fisico ed emotivo, sia in difesa che attacco. Infine Djordjevic: per me è forte, non lo giudichere­i dal rigore sbagliato con l’Empoli, è uno che sa sempre crearsi o creare l’occasione da gol per gli altri».

La formula Questa nuova sfida avrà andata e ritorno, c’è tempo per poterci arrivare pronti di testa

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Lottatore Simone Tiribocchi in azione con la maglia gialloblù

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