Hellas, Ninkovic vicino e piace Magnani
Nikola Ninkovic, Giangiacomo Magnani, Josha Vagnoman. Sono le prime idee di mercato per il restyiling dell’Hellas. Vanno ad aggiungersi a quella, già concretizzata, che ha portato all’arrivo a Verona, via Roma, del difensore turco Mert Cetin.
Tony D’Amico lavora per dare a Ivan Juric una rosa con più punti fermi possibili in vista della ripresa della preparazione, che scatterà con il ritiro che dovrebbe partire attorno al 22 agosto (e che si terrà, molto probabilmente, in Val Gardena, nella zona di Santa Cristina). C’è una rosa da allestire, ci sono partenze che vanno coperte. I nomi seguiti dal club gialloblù sono tanti. Ninkovic, intanto. Talento serbo, con il lascito della grande scuola jugoslava a «benedirgli» i piedi. Imprevedibile, capace di colpi magici, tendente alla discontinuità ma in grado, nelle giornate di vena, di risolvere una partita con le proprie giocate. Juric l’ha allenato al Genoa, lo conosce bene. Negli ultimi due anni, Ninkovic è stato all’Ascoli, in B, contribuendo in maniera decisiva alle salvezze colte dalla squadra bianconera. Ora è pronto per rimettersi alla prova in serie A e Verona pare essere il posto per lui. Trequartista puro, il modulo con i due uomini a supporto della punta centrale, esaltato da Juric nella stagione che si è appena chiusa, gli calza che è un piacere.
Si può fare, allora, come si può fare per Magnani, che l’Hellas ha cercato a lungo già l’estate scorsa. Nell’occasione, fu il Brescia a spuntarla e ad aggiudicarsi, in prestito, il giocatore. Esperienza negativa, tuttavia, per Magnani, che durante il mercato invernale è rientrato alla sua società di appartenenza, ossia il Sassuolo. Alla ripresa dopo il lockdown ha fatto vedere le cose migliori, impiegato da Roberto De Zerbi e balzato in testa alle cronache per il gol che, nel finale della partita con l’Inter, diede al Sassuolo il definitivo 3-3. Magnani è difensore di stazza, un «armadio», da affiancare a Cetin, nell’inevitabile revisione di una linea a tre che ha salutato Amir Rrahmani, passato al Napoli, e che facilmente prenderà congedo da Marash
Kumbulla, corteggiato dalle big della A. Juric farebbe i salti tripli per poterlo avere con sé per un’altra stagione, con la cessione completata ma la sosta in prestito al Verona: molto difficile, in realtà, ma la dirigenza dell’Hellas ci proverà. Ci vuole un fisico bestiale, là dietro, e a Magnani non manca di sicuro la stazza.
Altro discorso quello che riguarda Vagnoman, laterale destro dell’Amburgo, ventenne di grandi prospettive. Il contatto con il Verona è stato avviato, c’è sul piatto una proposta che tocca i 4 milioni di euro. Vagnoman, tedesco nel giro delle selezioni giovanili della Germania, è possente, ha notevole vigore atletico, in fase di spinta sa essere molto incisivo. Per l’Hellas si tratterebbe di un investimento di spessore. Trattativa che va avanti. Nel frattempo, il Verona aspetta una risposta da Fabio Borini, cui è stato sottoposto un contratto triennale. Tutto in stand-by, con l’attaccante che valuta eventuali piste estere, con il richiamo sempre forte dell’Inghilterra. L’Atalanta è disposta a lasciare per un altro anno in prestito il goiello Matteo Pessina, che ha già espresso la volontà di rimanere a Verona. Il Milan, tuttavia, insiste per ingaggiarlo subito e ha incontrato, in settimana, il suo agente, Beppe Riso. Partita aperta, mentre Darko Lazovic, soluzione che ha stuzzicato proprio l’Atalanta, non si muoverà, irrinunciabile «turbo» di fascia per il gioco di Juric.
Il mercato gialloblù, insomma, si sta muovendo su piste parecchio calde. Ora non resta che attendere le fumate bianche.
Il ritiro
La squadra dovrebbe partire per il lavoro in altura il 22 agosto in Val Gardena