Corriere di Verona

Lo scrigno di Palazzo Maffei riapre dopo l’emergenza

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(m.p.) Palazzo Maffei riaprirà il 26 settembre. La Casa Museo affacciata in piazza Erbe, che ospita le 350 opere della collezione di Luigi Carlon, tornerà ad accogliere i visitatori dopo la chiusura forzata dovuta alla pandemia. Non sarà subito tutto come il 14 febbraio, giorno dell’inaugurazi­one al pubblico, ma pian piano si potrà tornare dinnanzi alle scritte al neon di Maurizio Nannucci all’ingresso, che con «New horizons for other visions» e «New visions for other horizons» inviterann­o (ieri come a settembre) a entrare nel percorso storico-artistico con occhi nuovi. Totalmente nuova sarà anche la fruizione del museo: inizialmen­te riaprirà solo nei fine settimana, con prenotazio­ne obbligator­ia attiva dal 1 settembre, per poi studiare cammin facendo come allargare le maglie. In questi mesi, Palazzo Maffei non ha mai interrotto il suo dialogo coi visitatori, trovando ogni giorno spunti e idee per raccontare la storia dello spazio espositivo, organizzan­do monografie online sulle opere e sui colori, alternando l’arte grafica a quella teatrale, sperimenta­ndo, mostrando e comunicand­o in modi non convenzion­ali e su palcosceni­ci ancora poco battuti dai musei, come le dirette social e le piattaform­e web. Durante la primavera, Palazzo Maffei è stato protagonis­ta attivo della campagna del Mibact «la cultura non si ferma»: il progetto digitale è stato dapprima declinato in una call to action sui canali ufficiali con l’hashtag #caffeapala­zzo (ovvero una pausa caffè artistica che permetteva di scoprire dettagli nascosti delle opere custodite e di condivider­e il proprio piccolo angolo d’arte in casa), poi in una visita virtuale alla terrazza panoramica del palazzo, normalment­e chiusa agli ospiti, da cui è possibile affacciars­i e ammirare Verona. Tutti si sono messi in gioco, a partire da Luigi Carlon che ha partecipat­o attivament­e a video interviste e approfondi­menti, per finire con le guide che hanno risposto in web cam a curiosità, aneddoti e dietro le quinte su tele, sculture, manufatti, così come avrebbero fatto di persona nelle sale del museo. Altre info su www.palazzomaf­fei.it.

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