«Pinocchio» moderno nella Città dei ragazzi
Giovedì a Forte Gisella, produzione Bam Bam Teatro
Auna prima lettura, la storia di Pinocchio appare come quella di un monello che dice bugie, gettandosi in mille guai, fino a comprendere l’importanza di dire la verità e ascoltare i consigli delle persone giuste. Eppure Pinocchio è anche un’allegoria della società moderna, dove emerge il contrasto tra razionalità e istinto, fame e benessere, tra i cattivi che si offrono di accompagnare attraverso le strade più semplici e i buoni che indicano le direzioni più impervie (ma, col senno di poi, più soddisfacenti). È proprio una fiaba rivolta a tutti quella che verrà raccontata giovedì 13 agosto alle 21 a Forte Gisella (in via Mantovana 117 Verona) all’interno del cartellone «La città dei ragazzi» organizzata da Fondazione Aida. Prodotto da Bam Bam Teatro, Pinocchio prenderà vita attraverso il racconto di Lorenzo Bassotto e Roberto Maria Macchi. «Cosa accadrebbe se le porte della fantasia avessero, come unica barriera, le ante di un armadio? – si chiedono i due protagonisti -. E se, una volta aperte le ante, si dispiegasse ai nostri occhi un mondo fantastico?». Fra giacche, sciarpe, cappelli e mutande, la serata si aprirà sul burattino di Collodi, passando di fronte a Mangiafuoco,
facendo incursione nel Paese dei Balocchi e fin dentro al ventre della balena, ma in una prospettiva nuova «perché, per rendere vera una storia, l’importante è crederci» concludono Bassotto e Macchi. Prima di chiudere il sipario, la stagione di teatro ragazzi, che rientra nell’Estate Teatrale Veronese promossa dal Comune di Verona, ospiterà Pollicino non ha paura dell’orco realizzato da Fondazione Aida, gran finale del 20 agosto, sempre alle ore 21. Biglietti gratis fino a 3 anni, da 3 a 12 anni 4 euro, da 12 anni 6 euro. Per accedere agli spettacoli è consigliata la prenotazione sul sito www.fondazioneaida.it. Sempre sul sito di Fondazione Aida e sulle piattaforme di ascolto (Spotify, Apple Podcast e Google Podcast) è invece già scaricabile gratuitamente il terzo podcast della manifestazione Sorsi d’Autore ambientato a Villa Contarini Camerini di Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova. Ospite della puntata è lo scrittore Gianrico Carofiglio che racconta come si prende La misura del tempo (Einaudi, finalista al Premio Strega), il suo concetto di umorismo, di arte e apparenza.