Hellas, sotto la lente i numeri di Vulic
Con la partenza di Amrabat il diesse D’Amico punta sul serbo della Stella Rossa
Prima di tutto, ci sono da sostituire i due big che sono stati ceduti. Via Amir Rrahmani, via Sofyan Amrabat. L’Hellas dalle loro cessioni ha ricavato un bel pacco di soldi: li ha ingaggiati spendendo relativamente poco (circa 5.6 milioni di euro) e dalla loro partenza ha incassato tanto (35 milioni), ricavando così una larghissima plusvalenza da iscrivere a bilancio.
Rrahmani si è trasferito al Napoli, Amrabat alla Fiorentina, dopo essere rimasti in prestito al Verona fino al termine della stagione. Adesso c’è da trovare chi li rimpiazzerà, cosa che è prioritaria per il club e anche per Ivan Juric. Per Rrahmani, in realtà, l’Hellas si è mosso in anticipo e si è assicurato dalla Roma, in prestito con diritto di riscatto e controriscatto, Mert Cetin. Il difensore turco cerca il pieno rilancio dopo una stagione in giallorosso in cui ha giocato poco. Ha gran fisico e margini di miglioramento notevoli. Juric ci lavorerà per valorizzarne il potenziale. Già mercoledì scorso Cetin si è presentato a Verona per effettuare le visite mediche, con l’autorizzazione della Roma. Inoltre, c’è stato un contatto con il Sassuolo per Giangiacomo Magnani, cercato un anno dall’Hellas prima che andasse in prestito al Brescia (per dopo rientrare a gennaio allo stesso Sassuolo).
Resta Cetin il primo pezzo aggiunto per supplire al commiato di Rrahmani. Dopo, c’è da coprire il vuoto lasciato da Amrabat, eccezionale protagonista della stagione, con la sua miscela di imponente quantità ed elevata qualità che ne hanno fatto uno dei migliori giocatori dell’intera serie A. Con Juric che ha chiarito come sia sbagliato credere di trovare una «copia» di Amrabat, l’indirizzo è preciso: le caratteristiche possono essere diverse, lo spirito deve essere il medesimo. Il Verona si è rivolto al mercato internazionale per scovare l’uomo giusto. Così sono stati avviati contatti per arrivare al cartellino di Milos Vulic. Centrocampista serbo, negli ultimi due anni ha giocato alla Stella Rossa. Le attitudini? Differenti rispetto a quelle di Amrabat. Vulic non è un «caterpillar» come il calciatore marocchino ma ha tecnica pregevolissima, sa essere polivalente (può anche essere avanzato anche sulla linea dei trequartisti), ha buoni tempi di inserimento e un tiro efficace. La prospettiva, a 24 anni da compiere tra poche settimane, è più che stuzzicante.
In Italia, oltre all’Hellas, stanno pensando a Vulic anche il Parma e il neopromosso Crotone. Con una quotazione che si aggira intorno ai due milioni di euro serve giocare d’anticipo. Attenzione, però, alle uscite. Maurizio Setti, intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss, ha parlato dell’interesse del Napoli per Davide Faraoni: «Ne ho parlato diverse volte con Cristiano Giuntoli (ds della società azzurra, ndr). Anche lui ha un motore importante. Non so se andrà al Napoli ma con Giuntoli abbiamo già parlato anche di cifre, e lui lo ha segnato sul proprio taccuino». Intanto prende forma il programma per l’avvio della prossima stagione con il ritiro in montagna per cui manca solo la conferma: dovrebbe tenersi a Santa Cristina, in Val Gardena, e cominciare il 22 agosto fino al 6 settembre. Per allora, il diesse Tony D’Amico conta di garantire a Juric una rosa con il maggior numero di certezze possibile. I tempi sono stretti e il mercato sarà lungo, dato che terminerà a ottobre, ma il campionato partirà il 19 settembre e non sono ammessi tentennamenti.
Con il riscatto di Koray Gunter certo e quello di Matteo Pessina che appare più vicino — ma attenzione al pressing del Milan sull’Atalanta — poco per volta il prossimo Hellas prende forma.
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