«Meno zanzare e West Nile scomparso»
Il bilancio del Comune, kit antilarvali a 5 euro
«Meno zanzare e niente West Nile». Nell’«annus horribilis» delle emergenze sanitarie, almeno una delle nuove «malattie esotiche» che tanto spaventò il Veneto sembra essere scongiurata.
«Meno zanzare e niente West Nile». Nell’«annus horribilis» delle emergenze sanitarie, almeno una delle nuove «malattie esotiche» che tanto spaventò il Veneto due anni fa, sembra essere scongiurata.
La buona notizia arriva dalla campagna antizanzare del Comune che, alla boa di agosto, quando ormai il ciclo vitale degli insetti si avvia al termine, non ha evidenziato, nei controlli a campione, nessuna presenza del virus.
Ben diversa la situazione del 2018, quando il West Nile, era stato individuato già a maggio nelle zanzare e a giugno nei cavalli. Poi ad agosto i casi negli esseri umani, che sfiorarono, in Regione, quota duecento, in particolare in Polesine e nella Bassa Veronese. In questi giorni, la ditta che ha vinto l’appalto è impegnata è nel quarto ciclo di disinfestazione delle caditoie: ieri è stato il turno del centro, operatori muniti di spruzzatore hanno ripulito i tombini (circa 50 mila, quelli controllati ogni volta) dalla possibile presenza di uova e larve. «Il dato positivo — spiega Laura Bocchi, consigliera comunale con delega alla tutela degli animali — è che nei controlli di rito non è emersa la presenza di zanzare, almeno nell’ambito di nostra competenza». Ovvio che il fastidioso insetto resiste, soprattutto nella vicinanze di corsi d’acqua o anche semplici pozzanghere. I privati possono fare la loro parte, acquistando il kit «antilarvale» in farmacia.
In questo caso, si parla di numeri minori, rispetto agli scorsi anni, forse anche grazie al fatto che il timore per la
West Nile è venuta meno.
Tuttavia, per la prima volta, l’amministrazione comunale ha provveduto alla consegna di una serie di kit, in via gratuita, nei mercati rionali.
«Ne abbiamo distribuiti — fa sapere sempre Bocchi — 562. Ma bastano cinque euro per provvedere e bloccare il ciclo riproduttivo delle zanzare».
Da metà aprile, è in vigore l’ordinanza voluta dal sindaco Sboarina, che impegna i cittadini a non abbandonare oggetti e contenitori dove possa raccogliersi l’acqua piovana. Obbligatorio, inoltre, svuotare giornalmente qualsiasi contenitore di uso comune o coprire ermeticamente quelli inamovibili che si trovino all’aperto.