Muretto, multa e ultima festa «Poi chiudiamo»
Jesolo, i controlli portano maximulta e relazione al prefetto. Titolari furiosi
Auna decina di giorni dalla bufera scoppiata per le immagini che mostravano decine di ragazzi ballare in pista ammassati e senza mascherine, «Il Muretto» torna nel mirino. Nuova sanzione e l’ipotesi di una chiusura forzata. Confermata l’ultima festa a cavallo tra il 15 e il 16 agosto. Gli organizzatori: «Decideremo se chiudere dopo Ferragosto».
Nuova serata, nuova sanzione e l’incubo di una chiusura forzata. A una decina di giorni dalla bufera scoppiata per le immagini che mostravano decine di ragazzi ballare in pista ammassati e senza mascherine, ora «Il Muretto» torna nel mirino di forze dell’ordine e prefettura di Venezia. Lo scorso fine settimana la storica discoteca di Jesolo è stata oggetto di un controllo da parte dei carabinieri, che ha avuto come esito multe per oltre 5 mila euro e una relazione su presunte violazioni alle norme per il contenimento della diffusione del coronavirus. I carabinieri contestano la presenza nel locale di «oltre 1.800 persone, per la maggior parte sprovviste di mascherine e che non rispettavano il cosiddetto distanziamento sociale, incuranti delle misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 previste da apposita ordinanza regionale». Per questo motivo i militari hanno avanzato una «circostanziata relazione» alla prefettura «per le valutazioni di competenza».
Valutazioni che il prefetto Vittorio Zappalorto sta già effettuando. Il documento redatto dai carabinieri è stato subito consegnato sulla scrivania del rappresentante del governo, che sta valutando il da farsi. Il nodo principale è che la relazione dei carabinieri succede a quella presentata dalla questura due settimane fa e potrebbe dunque essere interpretata come una recidiva. In questo caso il rischio è che l’autorità imponga la chiusura forzata del locale fino a un massimo di un mese. Il sopralluogo dei militari è avvenuto nell’ambito di un servizio straordinario del territorio che ha riguardato anche piazza Mazzini e altri locali della città, accomunati dal fatto di essere punti nodali della movida cittadina. L’ispezione in discoteca dei carabinieri, iniziata di notte e conclusa all’alba, ha visto coinvolti gli uomini della stazione di Jesolo supportati dal personale del Comando per la tutela del lavoro di Venezia e di quello per la tutela della salute di Treviso. Se da un lato gli oltre 50 lavoratori del locale sono risultati tutti regolarmente assunti a vario titolo, dall’altro gli uomini del Nas hanno comminato sanzioni amministrative per un importo superiore ai 5mila euro.
Questi nuovi controlli e i conseguenti provvedimenti adottati dalle forze dell’ordine potrebbero addirittura sancire la chiusura definitiva di una delle più importanti discoteche d’Italia. Tito Pinton, l’imprenditore che con il socio Marco Piu gestisce «Il Muretto», ha infatti annunciato ieri dalle pagine del Corriere della Sera l’intenzione di «portare i libri in tribunale».
La ragione non sarebbe tanto economica quanto legata al fatto che gli imprenditori dicono di sentirsi «presi di mira», oggetto insomma di ripetuti controlli che – accusano – non verrebbero riservati anche ad altri locali. Ma non solo. Gli stessi imprenditori obiettano alcuni punti contestati durante gli ultimi controlli, come per esempio il numero di persone presenti nel locale in quel momento. «Decideremo se chiudere dopo Ferragosto», fanno sapere.
Intanto il doppio evento organizzato per la notte a cavallo tra il 15 e il 16 agosto è confermato. Anche in questo caso, come già è avvenuto sabato, tutto si svolgerà all’esterno. Dopo l’evento di due settimane fa gli organizzatori hanno annullato le successive due serate previste per il 29 luglio e l’1 agosto e allestito sabato scorso un palco nel parcheggio del locale dove ballare fino all’una, prevedendo poi la possibilità di continuare fino all’alba nella pista del giardino esterno. Esattamente le stesse location predisposte per Ferragosto.