«Non valutate altre offerte», gli ex presidenti diffidano Agsm
(l.a.) Continuare l’esame delle offerte arrivate ad Agsm, da parte di possibili partner industriali? C’è chi dice no, anche con una formale «diffida a procedere». A farlo è l’ex presidente dell’Azienda veronese, Michele Croce, in tandem con l’altro ex presidente (e pure lui avvocato) Gian Paolo Sardos Albertini. Insieme sette giorni fa hanno scritto appunto una lettera di diffida ad Agsm, alla giunta e al consiglio comunale nonché al presidente della Commissione di Controllo, Alberto Bozza. Nella lettera, Croce e Sardos Albertini ricordano le fasi della vicenda, riprendono una loro precedente diffida (del 12 maggio) ed affermano di voler così informare i soggetti in indirizzo su come stiano le cose, per evitare che qualcuno parli di «ignoranza incolpevole» relativamente alle future decisioni.Tutto ciò premesso, i due ex presidenti «diffidano» i destinatari della lettera «a sospendere qualsiasi analisi» delle proposte presentate da Hera, Dolomiti Energia Alperia e Iren (in realtà Iren non avrebbe presentato nuove proposte, ndr) in quanto «il CdA di Agsm ha deliberato esclusivamente il processo di aggregazione con Aim di Vicenza e rinviato qualsiasi ulteriore decisione in merito alla scelta di un socio privato ad un momento successivo e, soprattutto, da ricercarsi con procedura ad evidenza pubblica». A sostegno di quanto scrivono, Croce e Sardos Albertini allegano una mozione del consiglio comunale che nel 2019 chiedeva il coinvolgimento dei consiglieri nelle strategie aziendali, ed anche la recente intervista di Finocchiaro a Verona Fedele, che aveva scatenato una miriade di reazioni dal mondo politico.