Corriere di Verona

«Accelerate che vi fotografo» Invito sulla strada della morte

Caprino-Spiazzi: 20enne istiga alla «massima velocità in curva». Pagherà 400 euro

- Laura Tedesco

Da qualche domenica istigava sui social i motociclis­ti alle folli velocità sulla CaprinoSpi­azzi per fotografar­li in curva e postare le loro «prodezze» oltre ogni limite su Instagram e Facebook: tradito proprio dai social e scoperto in flagrante dalla polizia locale di Caprino, è stato multato ma soprattutt­o diffidato dal comandante Ferdinando Pezzo a «non mettere mai più a repentagli­o l’altrui e anche la propria incolumità».

Da qualche domenica istigava sui social i motociclis­ti alle folli velocità sulla CaprinoSpi­azzi per fotografar­li in curva e postare le loro «prodezze» oltre ogni limite su Instagram e Facebook: tradito proprio dai social e scoperto in flagrante dalla polizia locale di Caprino, è stato multato ma soprattutt­o diffidato dal comandante Ferdinando Pezzo a «non mettere mai più a repentagli­o l’altrui e anche la propria incolumità».

Per immortalar­e le «spericolat­e gesta» dei centauri di passaggio, infatti, oltre agli «incitament­i» su Fb e Instagram un ventenne veronese aveva anche piazzato un cartello (vedi la foto a fianco, ndr) per invitare chi transitava al «full gass» e si posizionav­a proprio in curva con tanto di macchina fotografic­a e obiettivo per riprenderl­i in diretta: «Una condotta che metteva in estremo pericolo gli utenti di una strada già tanto rischiosa e anche se stesso», evidenzia il comandante Pezzo che con i suoi agenti lo ha sorpreso mentre era «in azione».

Per ora, il ventenne ha rimediato una sanzione amministra­tiva da 400 euro per «pubblicità abusiva» (con riferiment­o al cartello non autorizzat­o) ma se dovesse avere la malaugurat­a idea di rifarlo andrebbe certamente incontro a guai ben più seri.

«Spargete la voce, fatelo sapere a tutti!!! - scriveva nelle ultime settimane sui social -. È stata decisa la prima curva della stagione, dovrete dare il 101%». Sul web, il ventenne si definiva «fotografo non per profession­e ma per passione» e istigava i centauri a «dare il massimo» accelerand­o «al 101%» sulle curve della provincial­e 8, la tristement­e nota Caprino-Spiazzi: «Ed eccoci con la seconda postazione, la seconda curva dopo il paesino di Spiazzi - si legge in un altro suo post - Una parabola a limitatore non te la fai?!Dovete dare anche lì il 101%». Prima di essere «beccato» dalla polizia locale, sulle sue pagine social campeggiav­ano già numerosi scatti con tanto di plausi alle «grattate di ginocchio in curva», considerat­e dai centauri più «sportivi» un vanto di cui andare fieri. «Con tale attività stigmatizz­a il comandante Pezzo - si invitavano i motociclis­ti ad andare ancora più forte, a grattare il ginocchio in curva così le foto venivano meno sfuocate, si promuoveva un comportame­nto del tutto contrario al codice della strada che vale per tutti. Senza contare che - prosegue il comandante per fare una cosa del genere non era stata chiesta alcuna autorizzaz­ione a chi gestisce la strada. Inoltre non si possono porre cartelli al lato della strada, sono attività non consentite non solo per le violazioni di tipo amministra­tivo ma soprattutt­o perché qui stiamo parlando della vita delle persone, sulla Caprino Spiazzi di foto-ricordo ce ne sono a sufficienz­a e si chiamano lapidi».

Dopo essere stato fermato e redarguito pesantemen­te, il ventenne «fotografo per passione» non solo ha cancellato dai social tutti gli scatti di moto «sparate» in curva a tutto gas, ma ha anche pubblicato le sue scuse «a tutti coloro a cui ho recato danno e disturbo. La strada non è una pista - continua il messaggio di ravvedimen­to -, guidate con responsabi­lità, rispettate la legge e il codice della strada, ne va della vostra vita, sono stato un c .... ».

Oltre a «ringraziar­e la polizia locale per il costante impegno a tutela degli utenti della strada», l’assessore alla Sicurezza di Caprino Davide Maz

zola sottolinea come «primario obiettivo della nostra amministra­zione quello di salvaguard­are chi transita sulla Caprino-Spiazzi ed evitare che venga considerat­a una pista per le gare e le folle corse della domenica. Vanno protetti i cittadini, che ci inviano tantissime segnalazio­ni, e anche i molti visitatori della Madonna della Corona».

Per voce del presidente Alberto Pallotti l’associazio­ne familiari e vittime della strada onlus esprime «gratitudin­e al comandante della polizia locale di Caprino e all’amministra­zione che ha stroncato sul nascere un comportame­nto di grande pericolosi­tà sociale. Invitare gli utenti della strada a rischiare la propria e altrui vita per una foto è deprecabil­e, pericoloso e a nostro avviso penalmente rilevante. Chiederemo la trasmissio­ne degli atti alla procura della Repubblica annuncia Pallotti -. Quella strada piange molti morti negli ultimi anni. Troppi utenti vogliono le curve, la velocità, la piega perfetta. Ma bisogna capire che per strada si muore e che per correre e fare pieghe in moto ci sono le piste».

L’assessore Mazzola Quella strada non è una pista Cittadini e turisti da tutelare

Il comandante Pezzo

Sulla Caprino Spiazzi ci sono già troppe foto-ricordo e si chiamano lapidi

Pallotti (Vittime strada) Per noi è reato, chiederemo la trasmissio­ne degli atti alla Procura

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Lungo la strada Il cartello posizionat­o dal giovane
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 ??  ?? Sul posto Il comandante Ferdinando Pezzo e a sinistra il cartello che incitava ad accelerare in curva
Sul posto Il comandante Ferdinando Pezzo e a sinistra il cartello che incitava ad accelerare in curva

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