Morandi, Bova e Salmo per la Partita del cuore
Vip in campo a sostegno dei lavoratori dello spettacolo
Spettacolo, sport e solidarietà. Sono questi i tre ingredienti della «Partita del Cuore» che verrà disputata domani alle 21.25 allo Stadio Bentegodi di Verona e presentata da Carlo Conti in diretta televisiva su Rai Uno. A sottolineare le novità di questa 29esima edizione ci pensa già il titolo, che si trasforma in «Chi vincerà la partita del cuore? – Edizione Speciale 2020». La scommessa diventa ardua, dato che a contendersi il pallone non saranno due, ma addirittura quattro squadre capitanate da Alessandra Amoroso, Raoul Bova, Gianni Morandi e Salmo. Chi scenderà in campo con loro? Artisti, calciatori e lavoratori dello spettacolo, personalmente provinati dai quattro capitani in queste settimane: ci saranno Pio e Amedeo, che si sono impropriamente autoproclamati presidenti (oltre che giocatori) e Milena Bertolini nella squadra della cantante salentina, mentre Paolo Maldini e Stefano Pioli giocheranno accanto al divo ed ex-nuotatore Bova, Paolo Bonolis e Dida (Nelson de Jesus Silva) saranno rispettivamente centrocampista e portiere del cantautore di Monghidoro, mentre Eros Ramazzotti e Massimo Giletti correranno al fianco del rapper Salmo.
Le quattro squadre, rigorosamente formate dai soli undici giocatori titolari (senza possibilità di riserve), si sfideranno in due partite eliminatorie da 30 minuti ciascuna e le due vincitrici si contenderanno la finale. Si tratta di una formula totalmente nuova, ideata da Gianmarco Mazzi, direttore generale e artistico di Arena di Verona srl, e da Gianluca Pecchini, direttore generale della Nazionale Italiana Cantanti, in cui è proprio quest’ultima a svolgere il ruolo di «game master», sotto la supervisione del presidente Enrico Ruggeri. Tutti insieme, uomini e donne, giocheranno per aiutare i lavoratori dello spettacolo: è già attivo infatti (e resterà in auge fino al 21 settembre) il numero solidale 45588 messo a disposizione dall’«Associazione La Partita del Cuore – Umanità senza Confini Onlus» i cui proventi, insieme all’incasso della vendita dei biglietti e al netto dei costi, costituiranno un aiuto economico. Il ricavato complessivo andrà a confluire nel fondo «Covid 19 Sosteniamo la musica» di Music Innovation Hub, con lo scopo di supportare musicisti e professionisti . «È la terza edizione che viene disputata a Verona – ricorda Pecchini –. La prima volta nel 1996 e la seconda nel 2006. Solitamente promuoviamo cause scientifiche, ma quest’anno abbiamo voluto sostenere il settore dello spettacolo che è stato gravemente penalizzato». La partita si inserisce nella settimana solidale «Da Verona accendiamo la musica», che include i «Seat Music Awards» di stasera, sabato e domenica e il primo concerto italiano in streaming a pagamento, «Heroes», di domenica sera.
Sfida tra quattro squadre E Pio e Amedeo si autoproclamano presidenti