Corriere di Verona

Ha riaperto la maternità, il primo nato si fa attendere

-

(d.o.) Una mamma in (lunga) attesa ma, per il momento, nessun nuovo nato, almeno fino alla tarda serata di ieri. Si è aperto con zero parti il primo giorno di nuova attività dell’Ospedale della Donna e del Bambino, anche se si attende l’arrivo di un bebè già dal primo pomeriggio di ieri. La riapertura ieri del punto nascite, chiuso dal 13 giugno scorso per la bonifica dal citrobacte­r, è avvenuta, secondo l’Azienda ospedalier­a, in un clima di generale fiducia e di tranquilli­tà, con il personale ansioso di tornare a lavorare. Ci si aspettava, in realtà, qualche «lieto evento» già oggi, ma molti futuri genitori stanno gravitando, anche solo per inerzia, sugli altri ospedali della provincia, in particolar­e Negrar e Villafranc­a. Ci vorrà del tempo, invece, per capire quanto «il caso citrobacte­r» possa influire sul numero di genitori che decidono di ricorrere al punto nascite cittadino. L’ostetricia di Borgo Trento, «a regime», vede una decina di parti al giorno, oltre tremila l’anno. Circa il 10%, però, riguardano prematuri e altre tipologie di neonati a rischio, che spesso giungevano all’Ospedale della Donna e del Bambino da fuori città, proprio in quanto centro attrezzato in questi casi. Questi parti continuera­nno a essere «dirottati» sul San Bortolo di Vicenza, come avvenuto durante il periodo di chiusura. Nasceranno, come annunciato, solo bambini sopra le 34 settimane, in modo di limitare il più possibile il ricorso alle terapie intensive. Sia quella neonatale che quella pediatrica troveranno spazio temporanea­mente al Polo Confortini, fino alla riapertura definitiva prevista per fine mese.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy