Corriere di Verona

Filobus, cantieri abbandonat­i

Il Pd all’attacco di sindaco e Amt, il presidente Barini: «Colpa delle imprese»

- Aldegheri

Lunedì riaprono le scuole, ma tra le (molte) grane che ragazzi e famiglie dovranno affrontare ci sarà anche quella dei cantieri del filobus tuttora aperti, con inevitabil­i ripercussi­oni anche sul traffico cittadino, che proprio da lunedì mattina è previsto in sensibile aumento. Un consiglio comunale, riunito in seduta straordina­ria il 30 giugno scorso, aveva votato all’unanimità una mozione che chiedeva di chiudere tutti quei cantieri proprio entro lunedì 14 settembre. Il 25 agosto scorso, il sindaco Federico Sboarina aveva poi inviato una lettera al presidente di Amt per ricordargl­i quell’impegno. Ma i cantieri sono ancora lì. E la polemica politica si riapre. «A distanza di un solo giorno lavorativo dalla riapertura delle scuole – tuonano i consiglier­i comunali del Pd - i cantieri della filovia a San Michele, in Borgo Venezia, in via Palladio e in altri quartieri della città sono ancora lì, deserti e desolati, con cumuli di materiale accatastat­i ai lati, reti piegate, ed una ormai rigogliosa vegetazion­e cresciuta all’interno, mentre i disagi continuano e i cittadini sembrano rassegnati a subirli anche nei prossimi mesi, e se per fare 800 metri di strada a San Michele ci sono voluti 11 mesi, questo record negativo sarà abbondante­mente superato nei cantieri di San Michele e Borgo Venezia». Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani aggiungono che «sembra dunque essere caduto nel vuoto l’ultimatum del sindaco, che faceva seguito ad un analogo ultimatum del presidente Barini».

Il problema, com’è noto, è legato anche alle difficoltà di molte delle ditte che lavorano in quei cantieri. Lo stesso Barini aveva peraltro avvisato che «se non chiuderann­o i cantieri avviati, le imprese rispondera­nno di eventuali nuove lungaggini». Ma adesso il presidente di Amt conferma che «ad oggi, purtroppo, siamo lontani dal veder rispettato il termine del 14 settembre, mentre al contrario – sottolinea – noi abbiamo onorato puntualmen­te tutti i pagamenti: spetta all’Associazio­ne delle imprese trovare soluzioni, e se non lo farà saremo costretti ad agire per tutelare i cittadini».

Il sindaco Federico Sboarina ha spiegato a sua volta che «l’andamento dell’opera non sta procedendo secondo cronoprogr­amma ed io valuterò le iniziative, nessuna esclusa, a tutela della nostra comunità». Ma i consiglier­i del Pd non ci stanno, e rilanciano anche la polemica sull’annunciato «cambio di sistema» (dal filobus a bus elettrici a guida in qualche modo vincolata) per dire che, ed aggiungono che «se uno capisce un po’ di appalti si sarà reso conto di quanto improvvida sia stata l’uscita del sindaco a giugno, quando, senza avere nulla in mano, annunciava di essere “nelle condizioni di rivedere un progetto, prendendo in consideraz­ione tutti gli scenari” mentre invece – spiegano Benini, La Paglia e Vallani - proprio queste parole, non supportate da alcun elemento concreto, potrebbero essere la vera causa del fermo dei cantieri, ed invece di andare a Ginevra a vedere il nuovo mezzo di trasporto, sarebbe stato più utile risolvere questo problema».

Il Pd Stanno per riaprire le scuole e i cantieri sono ancora lì, deserti e desolati con inevitabil­i disagi

Amt Purtroppo siamo distanti dal veder rispettato il termine del 14 settembre

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 ??  ?? Il cantiere in via Girolamo Dalla Corte, all’incrocio di via Badile in Borgo Venezia
Il cantiere in via Pisano, sempre in Borgo Venezia
Il cantiere in via Palladio, allo Stadio
Il cantiere in via Girolamo Dalla Corte, all’incrocio di via Badile in Borgo Venezia Il cantiere in via Pisano, sempre in Borgo Venezia Il cantiere in via Palladio, allo Stadio
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