Francesco e Pietro, il periplo del Garda per ringraziare i medici «Un piccolo segno per il loro sacrificio»
(d.o.) Da Bardolino a Moniga, da Moniga a Muslone, frazione di Gargnano. Da Muslone ad Assenza di Brenzone, quindi di nuovo a Bardolino. Un «periplo», l’attraversamento completo della costa del Beneco, di 156 chilometri, in quattro tappe da un giorno, zaino in spalla e notte in tenda per ringraziare i medici. L’iniziativa è stata di due ragazzi di Affi, Francesco De Beni e Pietro Moscardo, partiti a fine giugno. Un gesto che è stato apprezzato dall’Ordine dei Medici che ha deciso di consegnare loro ieri la medaglia dell’Omceo di Verona. «L’idea — spiegano i ragazzi, entrambi studenti all’istituto Stefani-Bentegodi, sede di San Pietro in Cariano — ci è venuta durante il lockdown. Siamo restati colpiti dal sacrificio del personale medico e infermieristico e abbiamo pensato che potesse essere un piccolo segno. Certo, i genitori erano un po’ preoccupati, ma alla fine si sono convinti e ci hanno lasciato andare». «Siamo soliti regalare la medaglia dell’Ordine di Verona ai medici che festeggiano i cinquant’anni dal conseguimento della laurea in Medicina — spiega il presidente Carlo Rugiu —. Nonostante la loro giovane età, reputo Francesco e Pietro si sono impegnati a fondo per rendere merito a quanti hanno lavorato con dedizione durante la fase più difficile della pandemia. Li reputo un esempio di civiltà».