È morto Naldini, scrittore e poeta cugino di Pasolini
Èmorto ieri a Treviso Nico Naldini, 91 anni, poeta e saggista, friulano di Casarsa, nato nel 1929, che da anni viveva tra Treviso e la Tunisia. La sua parentela con Pierpaolo Pasolini (cugino) era stata per tutta la vita croce e delizia, occasione di racconto, scrittura ma anche discussioni e polemiche: con il grande intellettuale, il cugino Nico aveva condiviso qualche ricordo di Casarsa, «paese abbastanza antico da conservare il ricordo dell’ultima invasione dei turchi», come scrisse Naldini in Breve vita di Pasolini (Guanda) e molto dell’ambiente culturale italiano, romano in particolare, degli anni Sessanta e Settanta. Naldini, poeta dai versi acuti e provocatori, fitti di amori e grazie, Naldini saggista di mirabili biografie nelle quali il talento narrativo, la conoscenza diretta degli autori esaminati, lo sguardo ampio sul panorama europeo, ne fanno il testimone di un’epoca delle lettere nazionali e di una editoria agitate da fermenti e iniziative. La sua frequentazione amicale con Pasolini, Comisso e Parise in particolare ha permesso tramite lui di approfondire lo spirito, l’esistenza, la psiche di scrittori che fanno parte sostanziale della nostra eredità culturale.
«Con Nico Naldini Treviso perde una grande figura intellettuale, che a Treviso aveva scelto di stabilire la sua casa così l’Associazione Amici di Comisso, di cui è stato tra i fondatori, lo ricorda -. Fu anche nella giuria tecnica del Premio Comisso, che lo ha visto per molti anni componente e collaboratore di Cino Boccazzi. La sua cultura, le relazioni forti in Italia e all’estero, la sicurezza nelle sue scelte, la vivacità intellettuale ci mancheranno. Ricorderemo Nico Naldini nell’incontro finale del 39esimo Premio Comisso, il 3 ottobre a Treviso». Cristina Piovesana, presidente di Assindustria Venetocentro aggiunge: «La sua perdita ci priva di un grande letterato e intellettuale, che ha dedicato molta attenzione alla cultura trevigiana e ai suoi esponenti più illustri, tra i quali Giovanni Comisso».
La splendida biografia su De Pisis (Tamellini edizioni) di Nico Naldini è uno strumento imprescindibile per avvicinare la pittura del grande ferrarese, oltre naturalmente all’accurata, preziosa attenzione scritturale rivolta a Giovanni Comisso. Uomo dal carattere umbratile e geniale se ne va silenziosamente, ma la sua presenza tornerà a palarci nei versi Dai confini del
paradiso, come recita un bel titolo di sue poesie: «Orfano della dea Ragione/ vorrei pregare Dio./ ma se è un credo/ contro un altro credo/ allora, Signore mio,/ non ti prego».