Un Hellas sperimentale perde con la Cremonese
Gialloblù in amichevole senza Lavovic e Zaccagni Si rivede Kumbulla, Di Carmine già in buona forma
L’ultima prova del Verona prima dell’inizio del campionato di Serie A, sabato prossimo al Bentegodi, in anticipo serale alle 20.45 con la Roma, termina con una sconfitta con la Cremonese.
Un anno fa, la stessa partita era una gara che valeva per il turno di qualificazione di Coppa Italia, l’Hellas perse per 2-1 ai supplementari e fu eliminato. Visto quel che ha fatto poi il Verona, l’augurio è che il risultato sia di buon auspicio. Cede per 1-0, la squadra di Ivan Juric. A Peschiera del Garda l’accesso è vietato a qualsiasi «esterno»: niente addetti ai lavori, oltre al pubblico che resterà fuori ancora per chissà quanto tempo dagli stadi.
Al centro sportivo Paradiso è un Hellas sperimentale, privo di Darko Lazovic e di Mattia Zaccagni, infortunati ma che che inizia a mostrare la filigrana tattica di un Hellas che è necessariamente in fase di costruzione, work in progress le cui finiture saranno determinate dal mercato in pieno svolgimento e che, però, mette insieme i pezzi. Torna Marash Kumbulla, dietro c’è Mert Cetin, in mezzo, appena arrivato dalla Francia, ecco Adrien Tameze, mentre Ivan Ilic va a supporto delle due punte titolari, Samuel Di Carmine e Lubomir Tupta. Ci sono degli ingranaggi da sistemare, a maggior ragione perché con la Roma, tra sei giorni, saranno sempre assenti sia Lazovic che Zaccagni. Ovvero, due tra i giocatori più abili, nell’Hellas, a saltare l’uomo, a piazzare palloni prelibati tra i piedi o sulla testa dei compagni, gente che crea la superiorità numerica e che viene da un’eccellente stagione. È un Verona che, con la Cremonese, studia le alternative. Di fronte c’è un avversario caparbio, che non nasconde, con un allenatore di tigna e dai concetti quadrati qual è Pierpaolo Bisoli, di volersi inserire nella fascia nobile della prossima B, rompiscatole e pure di più nel lungo viaggio di chi insegue la promozione. Rompiscatole, eccome, lo è anche con l’Hellas, la Cremonese, subito insidiosa con l’ex Samuel Gustafson e con Ciofani, il cui colpo di testa si adagia sulla parte alta della traversa. Il Verona tiene il possesso palla e fa salire il baricentro, ha una buona occasione con Di Carmine (para bene il portiere grigiorosso, Alfonso). Ancora Di Carmine è pungente nell’ultimo tratto del primo tempo: stacco aereo, tentativo fuori, non di molto.
In avvio di ripresa, la trama della partita non varia. Ci sono tanti cambi, l’ovvia rotazione dovuta al periodo, e a 13’ dalla fine a passare è la Cremonese, con un pallone agganciato e spedito in rete da Celar. A quel punto, è già un Hellas più che sperimentale, con tanti ragazzi della Primavera inseriti da Juric. A fare sul serio si inizierà sabato, l’appuntamento è quello per allora dovrebbe esserci qualche altro uomo in organico per un Verona che non si cruccia per questo scivolone estivo.