Corriere di Verona

Scommessa vinta: il Lido ha riacceso il cinema

L’organizzaz­ione ha tenuto nonostante le difficoltà e contro le previsioni Viale Mazzini: «Le nostre opere non state considerat­e come meritavano»

- D’Ascenzo

Venezia 77 sale sul van di Francesc McDormand e assegna il leone d’oro al film Nomadland di Chloé Zhao. La regista cinese prodotta da Disney e già in predicato di cominciare la corsa verso gli Oscar, ha convinto la giuria guidata da Cate Blanchett con una storia dedicata ai nomadi d’America e alla forza dirompente dell’amore. Leone d’argento è andato al film distopico Nuevo orden di Michael Franco, racconto terribile di una festa di nozze in Messico che apre la strada a violenze e colpi di stato. Terzo posto nel palmares per Spy no

tsuma di Kiyoshi Kurosawa, storia di spionaggio che si intreccia indissolub­ilmente con i destini di un matrimonio in Giappone alla vigilia della seconda guerra mondiale. L’Italia si è dovuta «accontenta­re» della Coppa Volpi a Pierfrance­sco Favino per Padrenostr­o di Claudio Noce (che ha ricevuto via Ansa i compliment­i da Matteo Salvini che aveva assistito alla prima), e il premio per la miglior sceneggiat­ura a Pietro Castellitt­o per I

predatori (in Orizzonti) ma questo ha scatenato la reazione di Paolo Del Brocco, amministra­tore delegato di Rai Cinema, deluso per gli altri tre italiani - Notturno di Gianfranco Rosi, Miss Marx di Susanna Nicchiarel­li e Le sorelle

Macaluso di Emma Dante che sono stati esclusi dal palmares: «Non possiamo non essere dispiaciut­i e un po’ delusi perché i tre film coprodotti da Rai Cinema non sono stati considerat­i come forse meritavano». In particolar­e a Del Brocco spiace per il film di Rosi, «accolto dal pubblico con 10 minuti di applausi, e quasi l’unanimità di consensi della critica, non sia riuscita ad arrivare al cuore di questa giuria la cui composizio­ne probabilme­nte non includeva tutte le diverse forme del cinema». «Nessuno di noi aveva una lista predefinit­a - ha detto la presidente Blanchett tutti abbiamo avuto il cuore aperto indipenden­temente dalla nazionalit­à, ci aveva colpito solo il fatto che avessero fatto i film in un momento così difficile. Abbiamo implorato se non si potevano aggiungere premi, avremmo voluto un premio speciale per Rosi. Sono stati tanti i film che avremmo voluto premiare. Verdetto unanime? No, con discussion­i forti, ma sempre rispettose». Ma al di là delle polemiche della Rai, giustifica­te dalla quantità di italiani in gara - 4 su 18 - dalle ottime recensioni ottenute durante la kermesse dei tre esclusi e dal forte coinvolgim­ento della Rai nei dieci giorni di Mostra il vero vincitore di questa edizione è proprio la Biennale, che è riuscita a organizzar­e il festival contro ogni previsione, senza intoppi e senza contagi. «Qui si è fatta la storia», ha detto con enfasi la madrina Anna Foglietta, arrivata dopo le parole commoventi della poetessa Mariangela Gualtieri e la canzone dal vivo di Diodato il cui ritornello, «perché adesso è tutto ciò che avremo» è davvero il riff di questa edizione. «Ce l’abbiamo fatta? Credo di sì - si concede il presidente Roberto Cicutto -. Non dobbiamo essere orgogliosi per essere stati i primi a di averla organizzat­a. Un risultato che abbiamo potuto raggiunger­e perché siamo stati in tanti. Ringrazio in particolar­e chi ci ha aiutato a realizzare i protocolli sanitari: Regione, Comune, azienda sanitaria, Save e tutte le forze dell’ordine». Della cerimonia resta la grandissim­a commozione di Ana Rocha de Sousa, regista di Listen, che ha pianto dall’inizio alla fine; la battuta di Castellitt­o - «solo gli infami e i traditori sono bravi nei ringraziam­enti», e i tanti messaggi al cinema, che da qui spera di ripartire

Del Brocco

Il film di Rosi non è riuscito ad arrivare la cuore di questa giuria

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Pierfrance­sco Favino vincitore della Coppa Volpi per la migliore interpreta­zione maschile
«Venezia città bellissima» Pierfrance­sco Favino vincitore della Coppa Volpi per la migliore interpreta­zione maschile
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Matt Dillon e Cate Blanchett sul red carpet della Mostra del Cinema prima della cerimonia di premiazion­e, svoltasi ieri sera al Lido
Da sapere
I premi della giuria della 77esima Mostra del Cinema: Leone d’Oro per il miglior film a «Nomadland» di Chloé Zhao (USA), Leone d’Argento Gran premio della Giuria a «Nuevo orden» di Michel Franco (Messico, Francia)
Leone d’Argento Migliore regia a «Spy no tsuma» di Kiyoshi Kurosawa (Giappone); Premio speciale della giuria a «Dorogie tovarischi!» di Andrei Konchalovs­ky (Russia); Coppa Volpi per la migliore attrice a Vanessa Kirby; Coppa Volpi per il miglior attore a Pierfrance­sco Favino
(Pattaro/ Vision) Divi Matt Dillon e Cate Blanchett sul red carpet della Mostra del Cinema prima della cerimonia di premiazion­e, svoltasi ieri sera al Lido Da sapere I premi della giuria della 77esima Mostra del Cinema: Leone d’Oro per il miglior film a «Nomadland» di Chloé Zhao (USA), Leone d’Argento Gran premio della Giuria a «Nuevo orden» di Michel Franco (Messico, Francia) Leone d’Argento Migliore regia a «Spy no tsuma» di Kiyoshi Kurosawa (Giappone); Premio speciale della giuria a «Dorogie tovarischi!» di Andrei Konchalovs­ky (Russia); Coppa Volpi per la migliore attrice a Vanessa Kirby; Coppa Volpi per il miglior attore a Pierfrance­sco Favino
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