La prof, la «sentinella» e lo studente: storie e volti
Oltre a insegnare matematica e inglese, Lorena Bruscaggin è il capo delle «sentinelle anti-Covid» attive all’istituto comprensivo di Lozzo Atestino, al quale fanno riferimento anche le scuole di Vo’ Euganeo, la cittadina da cui partì il primo focolaio di coronavirus.
Cosa sono le «sentinelle»?
«Ogni scuola ha dovuto individuare dei referenti-Covid, in pratica del personale che è stato appositamente formato per affrontare l’eventualità che qualche studente presenti sintomi compatibili con il virus. Io coordino una ventina di “sentinelle” sparse nei nove plessi che fanno capo all’istituto comprensivo».
Quale sarà il vostro compito?
«Accertarsi che, se un alunno dovesse presentare dei sintomi, scatti il protocollo previsto in questi casi: avvertire i genitori che verranno a prendere lo studente il quale, in attesa della mamma, deve restare nell’aula-Covid. Poi occorre assicurarsi che l’iter venga rispettato anche dalla famiglia, che dovrà accompagnare il figlio da un medico e farlo visitare. Si può tornare a scuola solo con il certificato».
Preoccupata?
«Certo, un po’ di preoccupazione è inevitabile: non possiamo sapere cosa ci aspetta». (a.pri.)