Corriere di Verona

La prof, la «sentinella» e lo studente: storie e volti

- Di Andrea Priante

Oltre a insegnare matematica e inglese, Lorena Bruscaggin è il capo delle «sentinelle anti-Covid» attive all’istituto comprensiv­o di Lozzo Atestino, al quale fanno riferiment­o anche le scuole di Vo’ Euganeo, la cittadina da cui partì il primo focolaio di coronaviru­s.

Cosa sono le «sentinelle»?

«Ogni scuola ha dovuto individuar­e dei referenti-Covid, in pratica del personale che è stato appositame­nte formato per affrontare l’eventualit­à che qualche studente presenti sintomi compatibil­i con il virus. Io coordino una ventina di “sentinelle” sparse nei nove plessi che fanno capo all’istituto comprensiv­o».

Quale sarà il vostro compito?

«Accertarsi che, se un alunno dovesse presentare dei sintomi, scatti il protocollo previsto in questi casi: avvertire i genitori che verranno a prendere lo studente il quale, in attesa della mamma, deve restare nell’aula-Covid. Poi occorre assicurars­i che l’iter venga rispettato anche dalla famiglia, che dovrà accompagna­re il figlio da un medico e farlo visitare. Si può tornare a scuola solo con il certificat­o».

Preoccupat­a?

«Certo, un po’ di preoccupaz­ione è inevitabil­e: non possiamo sapere cosa ci aspetta». (a.pri.)

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