Gli «Amori sdoganati» di Sciarretta a Verona ispirato a Carver
«Siamo tutti principianti quando parliamo d’amore». Lo diceva Raymond Carver e lo ribadisce Margherita Sciarretta che domani alle 21 sarà alla Dogana Veneta di Verona con «Amori sdoganati». «Sono amori sdoganati tutti gli amori non convenzionali – spiega la protagonista dell’evento – e anche perché se ne parla all’ex dogana di fiume. La serata è realizzata in collaborazione con Il Club di Giulietta e il Canoa Club Verona, nell’intento comune di trovare un “pre-testo” che faccia da introduzione a una rassegna sull’amore senza essere né sdolcinati né stucchevoli». Tutto il contrario dell’amore commerciale è quello raccontato da Raymond Carver nella raccolta del 1981 «Di cosa parliamo quando parliamo d’amore», su cui Margherita Sciarretta ha operato in prima persona una riduzione drammaturgica. «Carver è ossessionato dalla quotidianità - spiega -. I
suoi personaggi sono uomini e donne umili dell’America di provincia alle prese con la banalità del quotidiano, senza aspirazioni, colti in momenti di crisi o rottura, spesso in compagnia di una bottiglia di whisky, impegnati nel tentativo di trovare un senso e di sbarcare il lunario. La tensione viene spesso portata al massimo, ma alla fine tutto si sgonfia e niente si risolve. La grigia quotidianità annulla ogni tentativo di dialogo e comunicazione tra gli uomini». Il racconto che dà il titolo alla raccolta mette in scena due coppie che cercano di definire cosa sia l’amore. Ognuno dice cosa pensa, ma alla fine il clima diventa teso e il tentativo di dialogo si rivela inutile. «L’atmosfera è la stessa che traspare dai dipinti di Edward Hopper – continua – come lo scorcio all’interno di un bar, dove sembra non accada nulla, invece accade di tutto, pur restando una scena apparentemente immobile. Nel caso del racconto di Carver, alla fine resta la sensazione di non riuscire a parlare d’amore perché non riusciamo a spiegarlo, a comprenderlo, a descriverlo». E non è un caso che la raccolta di Carver fosse stata intitolata, originariamente, «Principianti», perché il messaggio che sottende è che a prescindere dall’età e dall’esperienza, di fronte a quest’argomento nessuno possiede la chiave di volta. «Mentre interpreterò i quattro personaggi – continua – al mio fianco la ballerina Debora Scandolara eseguirà una coreografia di danza contemporanea». Ingresso a offerta libera. È consigliabile prenotare il posto, scrivendo un’email a margheneve@libero.it, telefonando o mandando un messaggio al numero 3332179222.