Musica, danza e prosa, il Ristori apre il sipario
La nuova stagione: il 9 ottobre il soprano Julia Lezhneva
Al centro della scena pulsa il cuore del Teatro Ristori di Verona. Almeno per il momento, perché il palcoscenico potrebbe tornare in fondo, con il pubblico disposto a ferro di cavallo. Il Ristori, da sempre sostenuto dalla Fondazione Cariverona, è stato progettato per adeguarsi alle più svariate esigenze sceniche o, come in questo 2020, sociosanitarie: caratteristica che lo rende di grande duttilità. «L’acustica è perfetta con questa disposizione – spiega il maestro Alberto Martini, direttore artistico del Teatro Ristori - perché il pubblico è avvolto dal suono». A inaugurare la stagione, composta da 70 spettacoli tra musica, danza e prosa, è il concerto barocco del 9 ottobre dedicato alle più appassionate arie tratte dalle opere di Vivaldi e Handel: un evento di rilevanza internazionale, grazie alla partecipazione del soprano Julia Lezhneva accompagnata dalla Venice Baroque Orchestra e diretta dal maestro di concerto al cembalo Andrea Marcon. Si prosegue il 16 ottobre con la star del violino Giuliano Carmignola e l’Accademia dell’Annunciata diretta da Riccardo Doni, il 25 novembre l’ensemble vocale e strumentale Odhecaton diretta da Paolo Da Co, il 4 dicembre l’Ensemble Zefiro con Alfredo Bernardini, il 23 gennaio 2021 l’Orchestra Il Suonar parlante (per la prima volta a Verona) diretta da Vittorio Ghielmi, per un totale di otto serate. Sono otto anche gli appuntamenti con la rassegna concertistica, aperta il 6 novembre dai Cameristi del Teatro alla Scala di Milano e dal violoncello solista Daniel Muller Schott e chiusa il 9 aprile con I Virtuosi Italiani e la violinista Francesco Dego, in un programma dedicato a Tchaikovsky, Rossini e Rota. Ricco il cartellone jazz, che vanta una prima assoluta di Paolo Fresu, «Dante Project», così come la programmazione coreutica, con tre anteprime su sei balletti, e le proposte educational per bambini, ragazzi e curiosi di tutte le età. Novità di quest’anno il Beethoven Fest 2020, festival dal 7 al 15 novembre, dedicato al 250esimo anniversario dalla nascita di Beethoven. E poi, ancora, incontri di slow sound, appuntamenti multidisciplinari in collaborazione con il Conservatorio Dall’Abaco, giovani talenti, spettacoli ospiti e il concerto di Capodanno. www.teatroristori.org.