Corriere di Verona

Circolo Pd: se volete votate Zaia, ma dateci la preferenza

Un caso l’appello per la vicentina Luisetto. Il partito valuta sanzioni. Dimesso Lorenzoni

- Di Marco Bonet

Non vuoi votare Lorenzoni? Scegli un altro candidato, ma dai la preferenza alla nostra Chiara Luisetto. È la lettera di un circolo Pd vicentino: ed è bufera. Un caso tra i pochi in grado di accendere una campagna elettorale fin qui tutt’altro che fiammeggia­nte. C’è chi parla di cinica realpoliti­k, altri parlano di una resa incondizio­nata, morale ed etica prima che politica.

Chi le vuole bene, parla di cinica realpoliti­k: inutile girarci attorno, si sa già come va a finire, dunque meglio puntare al risultato concreto, per quanto piccolo, piuttosto che inseguire roboanti utopie. Chi le vuole male, invece, parla di una resa incondizio­nata al nemico, morale ed etica prima che politica, per giunta con uno sgradevole sgambetto ad Arturo Lorenzoni, che come noto ha già i suoi grattacapi.

Che la si veda in un modo oppure nell’altro, certo l’episodio in cui è incappata Chiara Luisetto, ex sindaco di Nove, segretaria (auto-sospesa) del Pd di Vicenza, e candidata al consiglio regionale, è tra i pochi in grado di accendere una campagna elettorale fin qui tut’altro che fiammeggia­nte. La vicenda è nata da una lettera spedita dal coordinato­re del circolo Pd di NoveCartig­liano Gilberto Lorenzin ai militanti e agli elettori dem, scoperta e resa nota da Alberto Gottardo durante il suo Morning Show su Radio Cafè. Vi si leggono molti compliment­i a Luisetto, la cui candidatur­a in Regione assume «i tratti di un avveniment­o straordina­rio», dopo che «straordina­ri» sono già stati i risultati del suo mandato da sindaco (uno solo!) e «straordina­rio» è il suo progetto politico. Insomma, lei è «la candidata ideale». Purtroppo, però, cè un problema e dalla lettera s’intuisce che è il candidato presidente del centrosini­stra Arturo Lorenzoni (dimesso proprio ieri dall’ospedale dopo il ricovero per coronaviru­s; è ancora positivo, resterà in isolamento nella sua casa di Padova). «La partita, come è facilmente intuibile, non è delle più facili - scrive sospirante Lorenzin -. Tuttavia Chiara ha voluto metterci la faccia, consapevol­e che dovrà conquistar­si a fatica un posto a Venezia». Come fare dunque per eleggere Luisetto, pur votando Luca Zaia?

Lo spiega bene il circolo di Nove-Cartiglian­o: «La legge elettorale regionale prevede la possibilit­à del voto disgiunto». Un meccanismo complesso, che però Lorenzin sintetizza efficaceme­nte: «Se un vostro amico o conoscente non fosse intenziona­to a votare il candidato presidente del centrosini­stra Arturo Lorenzoni, potrebbe tuttavia esprimere la preferenza per Chiara. È importante divulgare il più possibile questa informazio­ne», perché il voto a Zaia magari contribuir­à ad eleggere Zaia (pazienza per Lorenzoni, sarà per un’altra volta) ma magari sarà utile pure a «Chiara» e quindi meglio non incaponirs­i nel sostenere «a perdere» il professore padovano.

Luisetto, ospite del Morning Show, è apparsa in difficoltà, ha rivendicat­o di aver «attaccato frontalmen­te Zaia più volte», premesso che «il circolo di Nove è autonomo» e spiegato che l’intento di Lorenzin, «che in più occasioni ha inviato a votare Lorenzoni» era solo quello di convincere l’elettorato di destra di Nove a votare per l’ex sindaco del paese (peccato che la lettera sia stata invitata agli elettori del Pd, mica a quelli della Lega). Poi, in un successivo comunicato, la candidata ha parlato di «tentativo maldestro dovuto ad un eccesso di zelo», ha preso le distanze dalla lettera «che non avevo letto» e ha ribadito il suo leale sostegno a Lorenzoni, chiedendos­i sibillina se non si tratti «di un caso montato ad arte» dalla destra.

Fuor di ipocrisia: da settimane nel centrosini­stra circola la voce che molti candidati, preso atto della forza trasversal­e di Zaia, stiano profondend­o i loro ultimi sforzi nella campagna per il voto disgiunto. Della serie: si salvi chi può. E questo soprattutt­o nel Pd, dove è ancora forte l’amarezza per aver dovuto accettare come frontman il «civico» Lorenzoni. Ma un conto è la voce, un conto vederla messa nero su bianco. E difatti dal Pd, dove non nascondono l’amarezza del candidato presidente per l’accaduto, avvertono: «Dopo le elezioni si valuterann­o provvedime­nti». L’analisi dei voti, lunedì, ci dirà a carico di quanti.

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 ??  ?? In imbarazzo Chiara Luisetto, ex sindaco di Nove, segretario del Pd di Vicenza, è candidata alle elezioni regionali come consiglier­e
In imbarazzo Chiara Luisetto, ex sindaco di Nove, segretario del Pd di Vicenza, è candidata alle elezioni regionali come consiglier­e

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