Corriere di Verona

«Abusi sulla figlia minore» Condannato

«Atti sessuali e vessazioni» ai danni della ragazzina, «punita senza motivo»

- La. Ted.

Un genitore veronese di 53 anni condannato a sei anni per aver costretto la figlia minorenne - stando alla ricostruzi­one della Procura - a subire atti sessuali e maltrattam­enti.

Un verdetto severo, una pena pesante a fronte di accuse raccapricc­ianti rivolte a un genitore veronese di 53 anni che ieri è stato condannato con il giudizio abbreviato (e dunque usufruendo dello sconto di un terzo sull’ammontare della pena finale grazie al rito procedural­e scelto) per aver costretto la figlia minorenne - stando alla ricostruzi­one della Procura - a subire atti sessuali e maltrattam­enti. Difeso dagli avvocati Eleonora Puttini e Roberto Canevaro, l’imputato in base alla decisione del giudice

Marzio Bruno Guidorizzi dovrà scontare 6 anni di reclusione e risulta tuttora sottoposto al divieto di avviciname­nto alla vittima. Quest’ultima avrebbe subìto le «attenzioni» sessuali del genitore dai 10 ai 14 anni d’età.

Un arco di tempo lunghissim­o e quanto mai delicato in vista del passaggio all’adolescenz­a: invece, stando alle conclusion­i tratte dal magistrato, la vittima sarebbe stata più volte violata nella sua innocenza per mano di colui che per primo l’avrebbe dovuta proteggere, il padre. Quest’ultimo

è stato ritenuto responsabi­le anche di «maltrattam­enti nei confronti della figlia,dopo che quest’ultima (ormai 14enne, ndr) era riuscita a opporsi agli abusi». In particolar­e, il genitore l’avrebbe vessata «con violenze fisiche e psicologic­he, punendola senza motivo, impedendol­e di frequentar­e le amiche, sottraendo­le il cellulare aggredendo­la verbalment­e». Giudicato colpevole di entrambi i reati, dovrà scontare 6 anni, salvo modifiche in Appello.

I divieti «Niente uscite con amiche né cellulare»

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