Palazzo Bocca Trezza, i lavori partiranno entro un anno
Oggi apertura straordinaria con tecnici e progettisti che illustreranno il recupero
Partiranno entro un anno i lavori per il restauro di Palazzo Bocca Trezza, lo splendido edificio cinquecentesco a cavallo tra via XX Settembre e via San Nazaro, da tempo in stato di abbandono e degrado. Il vicesindaco Luca Zanotto ha ricordato ieri come il futuro cantiere rientri tra quelli previsti dal cosiddetto «Bando Periferie» che, dopo un estenuante tira-e-molla tra Verona e Roma, vedrà l’assegnazione di 18 milioni di euro per tre interventi nel quartiere di Veronetta: all’ex caserma Santa Marta, alla Passalacqua e, appunto, per il recupero di Palazzo Bocca Trezza, che sarà destinato ad uffici comunali e servizi sociali e di quartiere.
Il recupero dello storico palazzo prevede un intervento su di un’area di circa 4.350 metri quadri, suddivisi in quattro lotti: il Palazzo Bocca Trezza vero e proprio, attualmente abbandonato; l’edificio che dà su via XX Settembre, realizzato negli anni Trenta come Casa del Giovane Fascista, anch’esso abbandonato; l’edificio delle vecchie scuderie affacciato su via XX Settembre e attualmente in uso ad associazioni locali ed infine, il giardino aperto al pubblico.
Il costo totale dell’opera sarà di 11 milioni e 50mila euro. Tutte le procedure, compresa la gara per l’affidamento dei lavori, saranno completate nei prossimi mesi, con l’inizio dei cantieri previsto tra agosto e settembre 2021.
Proprio oggi pomeriggio, alle 18, è prevista una prima apertura straordinaria del Palazzo nell’ambito degli eventi per la candidatura di Verona quale Capitale della Cultura 2022 e tecnici e progettisti illustreranno l’intero progetto di recupero del compendio. Incontri dello stesso tipo si terranno poi il 2 ottobre per il recupero dell’ex Manifattura Tabacchi e il 9 ottobre per il restauro e il riuso di Castel San Pietro.
Palazzo Bocca Trezza sarà destinato ad uso pubblico, con uffici comunali, zone espositive, aree a disposizione delle associazioni di quartiere ed una zona coworking. Nell’ex «casa del giovane fascista» sarà realizzato uno spazio aperto al pubblico, con bar- ristorante, nelle ex scuderie rimarrà lo spazio dedicato ad associazioni ed infine, per il giardino, si propone un disegno all’italiana che metta in rapporto gli edifici minori con il palazzo. Grazie alla riapertura della loggia Farinati, inoltre il complesso potrà essere interamente attraversato dal pubblico da via XX Settembre a via San Nazaro.
«Un progetto che cambierà il volto di Veronetta», ha sottolineato il vicesindaco Zanotto, che ha replicato a chi «aveva polemizzato dicendo che il Bando Periferie era fermo e non saremmo riusciti a concluderlo, mentre il Comune – ha spiegato sta rispettando in pieno le scadenze, visto che la giunta ha approvato il progetto definitivo con la cantierizzazione per la prossima estate».
Palazzo Bocca Trezza, costruito dai conti Murari della Corte Bra’ nella seconda metà del Cinquecento, fu acquistato nell’Ottocento dalla famiglia Trezza. Divenne proprietà pubblica a seguito di un lascito testamentario da parte della nobildonna Lavinia Bocca Trezza, che nel 1922 lo donò al Comune di Verona e fu sede dell’Istituto d’Arte Nani dal 1970 al 2011.