Vittime della strada, uno sportello «per condividere il dolore»
Inaugurato in Comune sarà aperto il giovedì
«Uno sportello per condividere il dolore con gli altri. Dove poter aiutare per aiutarci». Così Patrizia Pisi, presidente dell’Associazione Vittime Incidenti Stradali, ha inaugurato, ieri, a Palazzo Barbieri, insieme al marito Stefano Benato, al sindaco, Federico Sboarina, e all’assessore al Patrimonio, Edi Maria Neri, il nuovo punto d’ascolto rivolto a tutte le famiglie che hanno perso un parente sulla strada.
L’ufficio sarà aperto ogni giovedì, dalle 16 alle 19, e sarà possibile fissare gli appuntamenti chiamando o inviando un messaggio al 3497023699. «È una giornata da ricordare – ha sottolineato Pisi, visibilmente commossa - Sono riuscita ad entrare nel cuore del Comune con uno sportello che nasce a supporto di tutto quello che accade dopo un incidente stradale mortale, e che vuole dire a tutte le famiglie che non sono sole; che ci sono persone che condividono lo stesso dolore e che insieme ci si può sostenere». Oltre a Patrizia e Stefano, che 12 anni fa hanno perso il figlio Alberto, investito su un marciapiede da un guidatore ubriaco, erano presenti anche moltissime mamme che hanno vissuto lo stesso dramma e che Pisi ha definito «sorelle nel dolore».
«Quello che voglio fare – ha proseguito - è costituire una rete, perché, purtroppo, quello che succede dopo la tragedia non viene raccontato. Ma è una tragedia nella tragedia: si tratta di lutti improvvisi che non ti lasciano mai; saremo famigliari di vittime della strada per sempre, il nostro dolore sarà per sempre. L’ho vissuto sulla mia pelle: si resta soli. Non c’è nessuna istituzione che ti aiuta. Solo chi ha vissuto questo dolore può capire cosa succede realmente. E finalmente sono qui per aiutare tutte le famiglie che hanno bisogno di un supporto. Perché aiutandosi si fa meno fatica: la strada la vedi meno dura, meno tortuosa». L’obiettivo dell’associazione, ora, è anche quello di organizzare dei convegni per parlare di sicurezza stradale, per tornare a fare prevenzione. «Ringrazio chi da anni è impegnato a non lasciare soli questi genitori – ha concluso il sindaco Sboarina - Da parte nostra continueremo con la nostra polizia locale a fare educazione e formazione nelle scuole, a partire dai più piccoli».