Corriere di Verona

Chievo nella tempesta tra Covid, paure e attesa

Sabato prossimo inizia la serie B e la squadra non ha fatto amichevoli. Sardo rimane in ospedale

- Matteo Sorio

Il Chievo rimane alle prese con i casi di Covid. Nella tarda serata di venerdì erano prese a circolare voci insistenti che parlavano di numerose positività tra i giocatori, positività che sarebbero state superiori a una decina. Il club dal canto suo aveva smentito quelle voci e ieri il direttore generale Corrado Di Taranto ha parlato di «due negativizz­ati su tre casi dopo gli ultimi tamponi: a oggi c’è un positivo più il caso di Gennaro Sardo».

È il vice team-manager del Chievo, Sardo, e proprio a due giorni fa risale la notizia del suo ricovero in ospedale, in condizioni definite dalla società non preoccupan­ti. Un quadro che resta complesso in vista della trasferta di Pescara, sabato prossimo, ad apertura della serie B 2020/2021. Basti pensare che il Chievo non ha sostenuto amichevoli. A inizio mese, il 5 settembre scorso, dopo l’emergere di tre casi di positività tra i giocatori gialloblù, era saltato il test col Padova: da lì in poi annullate anche le uscite con Legnago, Virtus, Milan e quella con la Giana Erminio che doveva disputarsi ieri a Veronello. Il protocollo dei campionati profession­istici di calcio prevede l’isolamento per chi risultasse positivo tra giocatori e staff e la quarantena di quattordic­i giorni per il gruppo squadra e contatti stretti con uscita soltanto per la partita: il giorno della partita, test rapidi e accesso allo stadio soltanto per i negativi.

Da domani il Chievo fa sapere che ci sarà un altro giro di tamponi. Sarà l’inizio di una settimana che porta alla nuova stagione tra protocolli e lacune della rosa causa il budget ridottissi­mo. Quel De Luca appena arrivato a Veronello, figlio dello scambio che ha portato Karamoko al Torino, è appena il secondo innesto, sempre in attacco, dopo l’aggiunta di Canotto. Due ingressi, in generale, a fronte delle uscite di Vignato, Segre, Dickmann, Esposito, Ceter. Oltre a una corsia di destra senza garanzie, il 4-3-1-2 di Aglietti difetta per numero di alternativ­e certe dalla panchina. Le strategie del mercato sono sempre affidate al consulente di fiducia del presidente Luca Campedelli, l’agente Giorgio De Giorgis. Il gelo acuitosi durante il lockdown tra lui e il responsabi­le dell’area tecnica, Sergio Pellissier, a causa di divergenze nella gestione, è un altro dei temi: manca soltanto l’ufficialit­à, ma il futuro di Pellissier pare ormai lontano dal Chievo.

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