Roma, pasticcio con le liste E l’Hellas «vede» i tre punti
Diawara inserito per errore tra gli Under22: si profila il 3-0 a tavolino
Vittoria a tavolino per l’Hellas con la Roma? Più che un’ipotesi, è una probabilità con percentuale elevata di realizzazione. Il Verona si è preso sul campo un pareggio di gioco, dando indicazioni chiare su un’identità che si sta già formando.
I punti, però, potrebbero moltiplicarsi. Da uno a tre, e tutto per una disattenzione della Roma. Un errore burocratico evidente, quello commesso dalla società giallorossa, con al centro Amadou Diawara. Il giocatore, infatti, non era inserito nella lista dei venticinque tesserati che deve essere presentata il giorno prima della partita, entro le 12. Oltre a quest’elenco, se ne possono aggiungere anche dopo il termine, purché siano Under 22. Ed è stato proprio questo il guaio in cui è incappata, suo malgrado, la Roma. Ovvero, non ha variato lo status di Diawara, che ha compiuto 23 anni il 17 luglio. Dunque, il centrocampista doveva essere inserito nella lista dei venticinque, cosa che non è avvenuta. Un pasticcio che può costare caro alla Roma e assegnare al Verona il primo successo stagionale. Diawara, al Bentegodi, è stato schierato da titolare da Paulo Fonseca, affiancando, in mezzo, Veretout. A rigor di logica, e di regolamento, non sembrano esserci dubbi: sarà 0-3, alla Roma verrà data partita persa. Oggi è attesa la pronuncia del giudice sportivo in merito a tutta la vicenda.
Le ragioni per cui sia stata commesso un errore così evidente sono da ascrivere a una disattenzione, forse causata dal fatto che Diawara aveva giocato, nella fase finale dello scorso campionato, restando nella lista degli Under 22. Il guineano era stato infatti impiegato in serie A nelle gare con Inter, Spal, Fiorentina e
Torino e nell’ottavo di Europa League con il Siviglia. A contare, tuttavia, è lo status che si ha in avvio di stagione. Nessuna violazione prima, allora, ma una pesante ora. Il Verona aspetta e non può, come è logico, in alcun modo entrare in
sede di giudizio. Farà, in sostanza, da spettatore interessato. Stesso ruolo che avrà ove, com’è sicuro, la Roma dovesse proporre ricorso. Ma su che basi andrebbe a fondarsi il reclamo? Non su dati regolamentari. Piuttosto, puntan
do a ridimensionare l’accaduto, rimarcando la causa dello sbaglio a una semplice svista. Come dire: non c’era un intento «fraudolento», non c’è stata malafede o una finalità dolosa, come appare evidente, ma solo una distrazione. Tanto più che nella lista dei venticinque ci sarebbe stato posto per Diawara, visto che nell’elenco ci sono quattro slot disponibili.
Che basti per ribaltare la perentorietà della norma è da vedere. Un precedente sembra parlare chiaro: il Sassuolo perse 3-0 a tavolino con il Pescara (dopo aver vinto 3-1 sul campo), ad agosto del 2016, perché Antonino Ragusa aveva giocato per quanto non fosse stato inserito correttamente in lista. Di conseguenza, il Verona guarda e spera di salire a quota 3. L’inizio, oltre che per il gioco, sarebbe eccellente per la classifica.