Bagna i compagni, sospeso per Covid
Alunno di una scuola media a casa un giorno: «Ha rischiato il contagio»
Sospeso per «rischio di contagio». Si potrebbe riassumere così la vicenda accaduta in una scuola media della città, dove un alunno è stato «sanzionato» con un giorno di sospensione per aver lanciato una bottiglietta d’acqua verso alcuni compagni di classe, colpendone diversi con le gocce che sono fuoriuscite. Un comportamento che fa a pugni con le rigidissime norme anti Covid in vigore in tutte le scuole.
Sospeso per «rischio contagio». Si potrebbe riassumere così la vicenda accaduta in una scuola media cittadina, (di cui non riveliamo il nome per tutelare il minore coinvolto) dove un alunno (da quel che risulta sanissimo) è stato «sanzionato» con un giorno di sospensione per aver lanciato una bottiglietta d’acqua verso alcuni compagni di classe, colpendone diversi con le gocce fuoriuscite. Insomma, un comportamento che fa a pugni con le rigidissime norme anti Covid in vigore in tutte le scuole. Anche, volendo, una «punizione esemplare», per far capire ai ragazzi che con il Coronavirus non si scherza. L’episodio risale allo scorso venerdì, il provvedimento è stato notificato alla famiglia sabato. Negli ambienti scolastici si sottolinea che non c’è alcuna voglia di infierire sullo studente, che probabilmente ha fatto una «bravata»a. A confermare questa versione è il preside: «Il provvedimento — fa sapere — ha finalità educative e non punitive. Serve per lo studente, che di certo non aveva intenzione di fare qualcosa di pericoloso, ma che va responsabilizzato. Serve
per i suoi compagni di classe, per far capire loro che dietro ogni comportamento c’è una responsabilità individuale e che tutti in questo momento devono fare degli sforzi per non vanificare quelli fatti dagli altri». La scuola risponderà anche con una serie di incontri educativi che vedranno, tra le altre cose, l’intervento di un medico in prima linea contro il Covid 19 per spiegare agli studenti cosa è accaduto in ospedale in questi ultimi mesi.L’episodio è a suo modo significativo, perché proprio negli ultimi giorni gli studenti sono stati accusati di prendere troppo alla leggera il rischio contagio. Ne è un esempio l’ordinanza del sindaco, che ingiunge di rispettare le distanze anche all’esterno degli istituti scolastici, pensa sanzione amministrativa. Un comportamento che «fa a pugni» contro quello richiesto a scuola, con classi isolate, banchi distanziati e divieti di scambiare perfino il materiale di cancelleria tra compagni.Anche gli insegnanti devono prendere precauzioni, evitando, ad esempio, di toccare direttamente i fogli in cui gli studenti scrivono. Anche le verifiche e i compiti a casa devono essere lasciati per qualche ora in uno scatolone, in modo da ridurre il rischio contagio.