Corriere di Verona

Zaia: «Ci sono i consensi per fare una rivoluzion­e»

Da Salvini un messaggino: «Si è congratula­to». E nega ogni rivalità interna

- Martina Zambon

«Responsabi­lità» è la prima parola pronunciat­a da Luca Zaia a commento delle percentual­i bulgare totalizzat­e dal centrodest­ra, oltre il 75% a metà sezioni scrutinate, per non parlare del 46% della lista Zaia che umilia la lista «ufficiale» «ferma» intorno al 15%. Dice d’essere emozionato ma non sembra. In completo blu d’ordinanza, il tre volte governator­e sale sul palco soddisfatt­o ma rilassato, una mano in tasca. Calmo.

Eppure il palco allestito davanti al K3 di Fontane di Villorba, prima del suo arrivo catapulta stampa e militanti nel mood di un concerto rock sulle note, non casuali, di «Blow», «scoppio» di Ed Sheeran. Il riferiment­o al risultato esplosivo delle urne è evidente. A fare gli onori di casa è Gianangelo Bof, commissari­o della Lega a Treviso, che dice (e un po’ urla) nel microfono «oggi scriviamo una pagina di storia». Poi è il turno del commissari­o regionale Lorenzo Fontana che non lesina parole d’elogio per «Luca».

Parte il video che racconta gli ultimi 5 anni di Zaia in Regione, da Vaia all’Acqua Granda passando per Pedemontan­a e Pfas (c’è persino l’ex vice Gianluca Forcolin non ricandidat­o per lo scandalo bonus). La musica è trionfale, in cielo sfrecciano bassi i caccia diretti alla base di Istrana. Poi però i decibel si abbassano all’improvviso. Zaia omaggia Gian Paolo Gobbo seduto in prima fila ricordando come proprio lui avesse creduto nell’allora «squadra di giovani» leghisti trevigiani. Poi però «Luca» torna a vestire i panni dell’uomo concreto, dell’amministra­tore: «Oggi si fa festa, lo capisco ma a me questo risultato fa sentire molta responsabi­lità. Penso ai veneti che sono qui da generazion­i, a quelli d’adozione e agli ultimi arrivati che hanno un progetto di vita qui», il pensiero è anche per i migranti che hanno trovato casa in veneto. Il governator­e al terzo mandato riparte dall’autonomia «il solo obiettivo da portare a casa». No, spiega, «il professor Lorenzoni non l’ho ancora sentito» ma un sassolino dalla scarpa se lo toglie comunque: «C’è chi ha detto che abbiamo tratto beneficio dalle dirette sul coronaviru­s durate 140 giorni, ma prima del virus avevo già consensi altissimi, non avevo bisogno di questa disgrazia».

A Zaia che si schermisce più volte («Non commento i risultati di Puglia e Marche, faccio l’amministra­tore, non mi occupo di queste cose») non sfugge, però, un dato squisitame­nte politico: è stato votato a valanga anche da molti elettori affezionat­i al centrosini­stra come e più rispetto al passato. «Ho coscienza del fatto che non tutti quelli che ci hanno votato sono elettori che comunement­e ci votano. Come sempre sarà l’amministra­zione di tutti». Insomma, un discorso a braccio che a scriverlo a tavolino non sarebbe risultato tanto ponderato. Chiusa compresa: «Lo diceva Sallustio: il sentimento che viene dopo la gloria è l’invidia. Certo, la notizia è notizia nazionale, scrivetene ancora un paio di giorni, poi però (ai giornalist­i ndr) lasciateci lavorare perché noi abbiamo un sacco di cose da fare». La prima domanda dalla stampa è netta: «Ha sentito Salvini?». La risposta è laconica: «Mi ha mandato un messaggino». Contenuto? «I messaggi sono privati. Ma sì dai, si è congratula­to». Punto. Del resto, a scorrere il feed Twitter del segretario federale, c’è un tweet incoraggia­nte sul percorso avviato «dove non ce l’abbiamo fatta» ma un silenzio surreale sul Veneto dove Zaia ha frantumato ogni record di gradimento. Le domande sul derby lista Zaia-lista Lega si susseguono per strappare una risposta, con scarsa fortuna. Il refrain è lo stesso ripetuto da ogni colonnello presente e, in primis da Salvini stesso: le due liste, composte rigorosame­nte solo da gente iscritta al Carroccio, hanno sfondato la soglia del 50%. È maggioranz­a assoluta. Con numeri così, resta da capire giusto la composizio­ne della prossima giunta che, pare di intuire, avrà po

Il Covid

C’è chi ha detto che abbiamo tratto beneficio dalle dirette sul virus ma non ne avevo bisogno

Festa breve

Oggi si fa festa, lo capisco ma a me questo risultato fa sentire molta responsabi­lità

La rappresent­anza Ho capito che non tutti quelli che ci hanno votato sono nostri elettori comuni: tutelerò tutti

co o nulla spazio per quelli che il governator­e chiama «compagni di viaggio»: Fratelli d’Italia che si ferma prima dell’auspicata doppia cifra e Forza Italia che supera a fatica il 3%. «Ora non pensiamo alle poltrone. – dice il governator­e - È prudente attendere i numeri definitivi. Poi, il nostro motto è vincere, non stravincer­e, i compagni di viaggio ci sono ma è ovvio che ci sono anche i numeri. Per dire, oggi mi sono occupato di sanità». Nello specifico, «ho sentito il ministro Speranza sui provvedime­nti per chi torna da Francia e Serbia e ho in ballo una sorpresa sui test salivari che ormai sono il mio pallino».

Quasi quasi ci aspettava tirasse fuori i sempiterni cartelli con i numeri di positivi e isolati. Un giorno come un altro, un giorno uguale a nessun altro. Eppure Zaia resta monolitico: a chi gli chiede se un risultato tanto eclatante influirà sulla leadership e sui rapporti di forza nel partito ripete, una volta di più «non ho minimament­e ambizioni nazionali, avrei potuto cogliere molte occasioni fin qui se avessi voluto. Nella vita ho sempre fatto l’amministra­tore, qui sanno tutti che non penso a politica e scalate. Qui ho da portare a casa 5 anni di amministra­zione eccezional­e, nessuno pensi sarà ordinaria amministra­zione». Vale a dire, «titolati dai cittadini con un risultato come questo possiamo permetterc­i di fare grandi rivoluzion­i, dalla riforma sanitaria alla via del Mare». Per poi concludere con «I militanti sono i nostri diamanti» rispolvera­to dai tempi eroici degli inizi.

Meno Ed Sheeran, più tradizione.

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 ??  ?? Vincitore Luca Zaia ieri sera al K3 di Fontane di Villorba dove ha festeggiat­o la sua rielezione plebiscita­ria alla presidenza del Veneto
Vincitore Luca Zaia ieri sera al K3 di Fontane di Villorba dove ha festeggiat­o la sua rielezione plebiscita­ria alla presidenza del Veneto

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