«Tornare a vivere il teatro» Il «Nostos» dell’Olimpico
Marinelli, direttore artistico, presenta il cartellone nato durante il lockdown. Da Galiena a Pennacchi: otto spettacoli in un mese
«Avevo in mente tutt’altro ma durante il lockdown ho capito che avrei dovuto “usare” l’arte, il teatro, gli attori, per affrontare, capire e superare tutto quello che stavamo e stiamo provando come esseri umani». Giancarlo Marinelli, direttore artistico del Ciclo dei Classici al Teatro Olimpico di Vicenza, prova a spiegare così la genesi di «Nostos. Se tu non torni», titolo della 73° edizione che si aprirà il prossimo venerdì 25 settembre e che nell’arco di un mese propone in cartellone otto spettacoli.
Tutte prime nazionali, o perché per la prima volta in scena o in quanto appositamente riadattati per l’Olimpico. «Una stagione – sottolinea Marinelli - che è stata ideata in un momento in cui era follia il solo pensare di uscire di casa. Ho chiamato a raccolta la mia famiglia, cioè gli attori e ho proposto loro di uscire insieme a me dall’incubo e provare a far rinascere il teatro».Per Marinelli famiglia è sicuramente Ivana Monti, che lo ha tenuto artisticamente a battesimo - come lui stesso ha detto – che sarà protagonista di due spettacoli, La Signora Dalloway,
che aprirà la stagione il 25 (repliche 26 e 27 settembre - 1, 2 e 3 ottobre) e riaprirà l’Olimpico agli spettatori dopo la lunga chiusura. Una produzione originale scritta e diretta dallo stesso Marinelli con un’incredibile assonanza con i giorni nostri: dopo anni di guerra e dopo la pandemia della «Spagnola» si celebra una festa a casa della signora Dalloway. Si tratta del primo adattamento teatrale in Italia del romanzo di Virginia Wolf. La Monti sarà anche la protagonista di Ecuba e le streghe. Castracagna, la strega del Po, in scena il 29 settembre alle 21. Lo stesso giorno, alle 18, in palazzo Cordellina, sede della biblioteca civica «Bertoliana», Giorgio Montefoschi darà vita a una lectio olimpica: Elena e Penelope, con letture di Romina Mondello.Anna Galiena, protagonista come la Monti e altri sei attori (cose d’altri tempi) dello spettacolo inaugurale, tornerà sulle assi di legno dell’Olimpico il 30 settembre alle 21.00 con Noi. Dialoghi shakespeariani, di cui firma anche la traduzione e la drammaturgia.
«Abbiamo dovuto provare online – ha detto con una nemmeno troppo sottile collera verso tutto ciò che sta accadendo - ma il teatro è fisicità, è emozione: senza gli spettatori non esistiamo». Ottobre si aprirà domenica 4 alle 17.30 con una produzione della Piccionaia: Palladio Magico, una narrazione interattiva con gli spettatori sull’architetto e sul «suo» teatro, l’Olimpico di cui è protagonista Carlo Presotto. Repliche l’11 e il 18 ottobre alla stessa ora. Completo cambio di registro il 10 ottobre alle 21 all’Olimpico con Il lupo e la luna, ripresa teatrale del racconto in forma di «cuntu» del giornalista Pietrangelo Buttafuoco, che ne è anche il narratore. Il 16, 17, 19 e 20 ottobre la scena diventerà quella del Giardino dell’Olimpico dove Anna Zago interpreta o sarebbe meglio dire re-interpreta a suo modo con una scrittura originale Clitennestra. I morsi della rabbia, per la regia di Piergiorgio Piccoli (produzione Theama Teatro). La chiusura, il 22 e 23 ottobre, alle 21 è riservata a un artista veneto, Andrea Pennacchi con Una piccola Odissea, da lui scritto e interpretato (musiche di Giorgio Gobbo, produzione Teatro Boxer).
A latere del Ciclo dei Classici è previsto un ricco programma di eventi «La Bertoliana per i Classici dell’Olimpico», che avranno luogo a palazzo Cordellina a partire dal 29 settembre, ingresso libero fino ad esaurimento dei posti. Info nel sito web www.bibliotecabertoliana.it.