Assalto ultrà contro il bar dei tifosi dell’Hellas A processo 36 napoletani: convocati i taxisti
(la.ted.) Assalto al bar dei tifosi dell’Hellas: a processo 36 imputati, tutti napoletani, e taxisti convocati al processo per testimoniare. Ieri, presenti in aula il pm Beatrice Zanotti e le avvocatesse Ketty Colacino e Maria Vittoria Lonardi che hanno sostituto anche gli altri colleghi delle difese, il giudice Alessia Silvi ha fissato per il 9 febbraio 2021 l’udienza-fiume durante cui si terranno le deposizioni dei testimoni, la discussione e forse anche la sentenza.
In aula, per quel giorno, l’accusa ha chiamato a rendere testimonianza proprio i taxisti che avrebbero assistito a quella che gli inquirenti ritengono sia stata una vera e propria spedizione punitiva. Era il 5 novembre 2017 e a Verona giocava il Napoli contro il Chievo. In tribunale i 36 imputati campani sono chiamati a rispondere dei reati di danneggiamento e violenza privata per aver tentato di sfondare la porta di ingresso del Bar Oro Bianco di Corso Cavour mentre all’interno si trovavano decine di veronesi. Dalle foto scattate dalla polizia scientifica nei momenti immediatamente successivi al tentativo di colluttazione da parte di alcuni dei napoletani si notano diverse decine di scaligeri riversatisi in strada dopo l’allontanamento dei partenopei. Questi ultimi, non riuscendo ad introdursi nel locale, visto che i gialloblu bloccarono l’entrata con degli sgabelli, avrebbero cercato di rompere la porta vetrata con affissi gli adesivi dei supporters dell’Hellas. L’immediata denuncia sporta da Alan Ceruti, titolare del bar che adesso ha cambiato nome in «Vecchia Latteria Modigliani», ha fornito alla Questura di Verona elementi utili per indagare i napoletani, ora sotto processo.