Rimborsi Fir, scontro tra Villarosa e Ugone
«Ho ricevuto diverse segnalazioni su un potenziale conflitto di interessi di alcuni dei membri della Commissione tecnica che esamina le domande al Fondo indennizzo risparmiatori (Fir) per esser stati consulenti ed aver avuto stretti legami con Luigi Ugone e l’associa-zione che rappresenta. Ho già avviato le opportune formalità per verificare la sussistenza di cause di decadenza». Sono parole pronunciate l’altro ieri dal sottosegretario all’Economia, Alessio Villarosa e il riferimento è al leader di «Noi che credevamo nella Bpvi», associazione in prima linea sul fronte dei soci azzerati delle ex popolari. Associazione che negli ultimi mesi ha più volte contestato sia il funzionamento del portale Consap per la gestione delle richieste di indennizzo al Fir, sia i tempi del provvedimento.
«Non so nemmeno da chi sia composta la commissione che io o altri componenti della mia associazione avremmo influenzato – è la
replica a stretto giro di Ugone – e Villarosa è come al solito poco elegante in esternazioni che non sa mai dimostrare. Aspetto che sostenga quel che dice sul nostro conto con documenti. Le sue parole sono un atto meschino, se non fosse protetto dall’immunità parlamentare ci sarebbero gli elementi per valutare azioni legali».
Ugone rigetta sospetti di interferenze della sua associazione sui commissari, tanto più se, come sostiene Villarosa, si tratta di rapporti di consulenza tali da configurare un conflitto di interessi e dunque pregiudicare la neutralità nei criteri di approvare le pratiche di indennizzo. In questo caso, prosegue Ugone, «sarebbero necessari fatture, mandati e incarichi. Sfido l’esponente di governo a pubblicare un solo documento che possa comprovare rapporti professionali fra me e chiunque faccia parte della Commissione. Io in questi mesi ho solo fatto osservazioni con dati i mano su situazioni in cui siamo direttamente coinvolti, se si agita tanto vuol dire che in qualcosa ci ho preso».
Le dichiarazioni di Villarosa hanno suscitato anche un’interrogazione del deputato di Forza Italia Pierantonio Zanettin: Quelle del sottosegretario «sono insinuazioni gravissime, esplicitate peraltro con formule sibilline che vanno chiarite con urgenza».