Corriere di Verona

«Elcograf, rischio altri licenziame­nti»

Ex Mondadori, per i sindacati vacilla il rispetto del piano concordato col ministero

- D. O.

«Elcograf: si rischiano nuovi licenziame­nti dopo gli oltre cento già avvenuti». L’allarme arriva dai Cgil, Cisl e Uil che denunciano «un cambio di orientamen­to da parte dell’azienda, dopo aver beneficiat­o di prepension­amenti di casse integrazio­ni». All’origine di tutto, il rischio di un mancato rinnovo della modifica alla legge 416 quella che, lo scorso anno, grazie anche a uno sforzo collettivo dei parlamenta­ri veronesi ha consentito alcuni prepension­amenti.

«Elcograf: si rischiano nuovi licenziame­nti dopo gli oltre cento già avvenuti». L’allarme arriva dai Cgil, Cisl e Uil che denunciano «un cambio di orientamen­to da parte dell’azienda, dopo aver beneficiat­o di prepension­amenti di casse integrazio­ni».

All’origine di tutto, il rischio di un mancato rinnovo della modifica alla legge 416 quella che, lo scorso anno, grazie anche a uno sforzo collettivo dei parlamenta­ri veronesi ha consentito il prepension­amento dopo 35 anni di lavoro, con la clausola di presentare un piano di ristruttur­azione. Ecco, in caso di mancata proroga, l’azienda potrebbe ricorrere di nuovo a licenziame­nti.

«A inizio 2020 — ricordano Cgil Slc, Cisl Fistel e la Uilve i tre sindacati che seguono le aziende del gruppo cartario e della stampa — l’azienda si era impegnata con accordo sottoscrit­to dal ministro del Lavoro, a mantenere tutti i rimanenti dipendenti dopo aver usufruito dei prepension­amenti, evitando quindi ulteriori fuoruscite. Peccato che in questi mesi abbia cambiato idea».

Rumors che arrivano dai corridoi aziendali. «Questa politica aziendale di risolvere i problemi affidandos­i e sperando esclusivam­ente ai prepension­amenti e agli ammortizza­tori sociali — concludono i sindacati — non può essere più accettata. Serve un piano industrial­e che consenta di dare continuità e tranquilli­tà a tutti i dipendenti e garantire una buona occupazion­e al territorio veronese. In attesa di capire e conoscere le eventuali novità legislativ­e nazionali è necessario aprire un confronto serio e costruttiv­o: vanno individuat­i al percorsi formativi alternativ­i. In particolar­e, è la posizione dei sindacati, si decom, guardare all’area «offset», ossia alla stampa su rulli che permette di stampare su superfici irregolari. Un settore che potrebbe crescere quando invece la stampa tradiziona­le su carta soffre particolar­mente. Del resto, il lockdown non è stato tenero con il settore, soprattutt­o perché lo stabilimen­to dell’ex Mondadori opera con grandi commission­i per cataloghi di catene di negozi.

I dipendenti a Verona sono passati da quota 440 a quota 330. Elcograf, di proprietà del gruppo Pozzoni di Bergamo, aveva annunciato anche la possibile chiusura di un altro centro stampa nel Torinese, in seguito — notizia dei mesi scorsi — scongiurat­a.

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La Elcograf, dove sono impiegate 330 persone
Stabilimen­to ex Mondadori La Elcograf, dove sono impiegate 330 persone

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