Quel diverbio dopo l’incidente per la priorità dei soccorsi
(f.s.) Dopo lo scooterista veronese di 41 anni, si sono stabilizzate anche le condizioni dell’altra ferita coinvolta nell’incidente di giovedì sera in via Interrato dell’Acqua, all’altezza dell’incrocio con via Carducci, ovvero la ciclista 44enne romena per cui è stata emessa una prognosi di 30 giorni. «Una bella notizia» dicono dal comando della polizia locale, che con il nucleo infortunistica era intervenuta per effettuare i rilievi e ricostruire la dinamica del tremendo frontale. La ciclista a seguito dello scontro era stata sbalzata dalla bici piombando a terra dopo un volo di 15 metri. Nei prossimi giorni, i due coinvolti nel sinistro saranno sentiti dai vigili per chiudere il cerchio delle indagini. Si è, invece, conclusa la ricostruzione del diverbio, senza conseguenze, avvenuto sempre sul luogo dell’incidente tra sette cittadini testimoni del frontale. Grazie alle telecamere di sorveglianza presenti in zona, la locale ha potuto chiarire come tutto sia nato dopo l’arrivo della prima ambulanza che ha prestato soccorso alla donna. Il dispositivo ha immortalato un uomo che gesticola nervosamente a pochi metri dalle vittime invitando il personale medico ad andare a medicare il motociclista ritenendolo probabilmente più grave. A quel punto, mentre arriva la seconda ambulanza, si avvicina un’altra persona che cerca di allontanarlo insieme ad altre cinque. A placare gli animi evitando che la discussione possa degenerare, ci pensa, infine, la polizia penitenziaria di passaggio sulla via. La locale sta, ora, identificando i sette che, come è stato comunque appurato dai frame dei filmati, non hanno intralciato le operazioni dei soccorritori. Intanto, ieri, nuovo violento incidente in città all’incrocio tra viale Venezia e via Porto San Michele: due auto si sono scontrate frontalmente, feriti i conducenti. Sul posto sono intervenute due ambulanze e un’automedica.