Assunzioni per i flaconi dei vaccini
Il quartier generale di Piombino Dese potenzia le linee di produzione: «Produrremo il 20% di pezzi in più»
La corsa al vaccino contro il Covid-19 fa volare la produzione di Stevanato Group, il colosso che ha base a Piombino Dese e che produce 2 dei 10 miliardi di flaconi destinati a contenere le dosi di vaccino.
Il vaccino contro il Covid fa bene. Come minimo all’economia e al mercato del lavoro visto che si traduce in centinaia di assunzioni stabili. A Piombino Dese, nella casa madre del colosso per la produzione di prodotti funzionali all’industria farmaceutica e sanitaria Stevanato Group, la produzione, che già cresceva di suo con costanza, ora sta esplodendo proprio per la richiesta raddoppiata di flaconi in «vetro borosilicato neutro», quelli che da cent’anni a questa parte sono il prezioso contenitore per i vaccini. In grado di resistere a temperature che arrivano a meno 70 gradi, questi flaconi diventano cruciali nella corsa contro il tempo delle industrie farmaceutiche alle prese con quella che, al momento, sembra l’unica speranza per uscire dal girone infernale Covid-19.
E così, nei mesi in cui la triste litania quotidiana parla di integrazione», «ristori», «sospensione delle scadenze fiscali», a Piombino si lavora per assumere, di gran carriera, altre 35 figure specializzate per la produzione continua oltre alle 110 già assunte da inizio anno. Il piano industriale che già prevedeva nuove assunzioni, ha dovuto adelastico.
Sterili
La produzione dei flaconi in vetro borosilicato e neutro che conterrano più dosi di vaccino Covid-19 ciascuno
guarsi ai ritmi galoppanti delle commesse e quindi nel 2021, spiega Marco Mauri, direttore Hr (human resources, le risorse umane ndr), «assumeremo altre 150 persone di cui cento, se sarà possibile, entro i primi tre mesi dell’anno», trecento persone in poco più di un anno. Sul sito aziendale campeggia un annuncio che Caterina Tringali, responsabile Hr per l’Italia, definisce «un po’ out of the box», poco istituzionale. L’annuncio recita: «Se ti ritieni umile, volenteroso, con spirito pratico e senso di responsabilità, intenzionato a costruire un percorso professionale stabile e duraturo, ti stiamo aspettando». «Se dovessi disegnare il profilo ideale - spiega ancora Tringali - della persona da assumere sarebbe un perito meccatronico che ha già esperienza di conduzione di impianti a livello industriale e parliamo di persone con competenze di specializzazione altissime, incluse quelle sulla normativa di sicurezza, assimilabili a quelle che vigono in ambiente farmaceutico. In nome del principio, vincente, secondo cui il mix nelle squadre è un arricchimento, non abbiamo limiti di età. Ieri, ad esempio, abbiamo assunto un dipendente di 58 anni, domani potremmo assumere un neo diplomato. In fabbrica abbiamo più di trenta nazionalità diverse, da Cuba a tutto l’est Europa passando per metà dei paesi africani. Forse ci manca solo l’Australia. Negli anni scorsi, abbiamo condotto campagne fuori piazza, siamo andati in regioni dove ci sono poli d’eccellenza dal punto di vista sco«cassa Noi abbiamo un 50% di dipendenti donne ma la maggior parte dei diplomati tecnici è maschio». «Il problema, - continua Mauri - sono proprio i piccoli numeri della formazione tecnica in Italia quasi tutta maschile». Proprio per ovviare all’offerta risicata sul piano scolastico, Tringali spiega l’ultimo annuncio per la ricerca del personale: «Abbiamo un know how interno da condividere con i nuovi dipendenti». «La richiesta di flaconi per i vaccini che arriva dalle case farmaceutiche spiega Mauri - passerà nel 2021 da 10 a 12 miliardi di pezzi l’anno. Noi ne produciamo 2 miliardi ma con le nuove linee aumenteremo la produzione del 20%. Per il prossimo anno serviranno anche altre figure: ingegneri, progettisti meccanici, per il software, project manager, analisti di laboratorio perché a Piombino, oltre ai flaconi, produciamo anche le macchine preposte a verificare, una volta sigillati i flaconi, che la tenuta dei contenitori che proteggono il vaccino sia perfetta». In altri tre stabilimenti del gruppo, fra Germania e Stati Uniti, poi, si continuano a produrre anche componenti plastiche per i kit di testing.
Mauri Oltre ai flaconi produciamo anche le macchine che ispezionano la tenuta di ogni flacone una volta riempito con il vaccino