L’ospedale rilanciato (a sorpresa) a causa della crisi sanitaria
All’Orlandi di Bussolengo apre il reparto di comunità Recuperata e ampliata anche l’attività chirurgica
La crisi sanitaria «semipermanente» che, a Verona, continua a pesare tantissimo sui posti letto in ospedale, ha avuto anche un effetto «collaterale» imprevisto: la rinascita dell’ospedale Orlandi di Bussolengo. Ospedale al centro, da anni, di proteste, malumori, campagne elettorali, mentre in molti paventavano, addirittura, una chiusura tout court sul lungo periodo. Una cosa, però, sta dimostrando la pandemia: nessun posto letto è di troppo. Soprattutto in un’area come quella dell’ex Usl 21 che vede l’ospedale principale, il Magalini di Villafranca, ormai completamente dedicato alla cura dei pazienti Covid. Certo, il famigerato «polo a due gambe», basato sulla complementarità tra i due ospedali è ancora in vigore, anche se nel tempo il Magalini ha accentrato tutta la principale attività chirurgica. Ora però accade che l’Orlandi, proprio per aiutare il «vicino» di Villafranca abbia recuperato ed ampliato anche l’attività chirurgica, in particolare quella in day hospital. Nei prossimi giorni diverse prestazioni non rinviabili, che comprendono anche alcune operazioni per pazienti oncologici si terranno qui. Ma questa settimana segna l’avvio definitivo dell’attesissimo reparto di ospedale di Comunità, la cui apertura è stata rinviata più volte (non ultimo a marzo, proprio a causa Covid). Ora però i 24 posti, che aumenteranno a breve, sono completamente attivi e ospiteranno anche pazienti affetti da Coronavirus.È tutto previsto dal piano regionale: se in primavera la pandemia aveva interrotto il «work in progress» della riorganizzazione ospedaliera veneta, nuovi reparti inclusi, ora gli ospedali di Comunità si stanno rivelando preziosissimi. «Sono fondamentali — spiega il direttore generale dell’Usl Scaligera,
Pietro Girardi — per venire incontro alle necessità delle rete ospedaliera per i pazienti meno gravi». Per un paziente Covid, tipicamente un anziano, essere trasferito in un ospedale di comunità, non significa essere «parcheggiato» in un reparto di serie B, ma poter rimanere in osservazione in una struttura che, tra le altre cose, ha anche la disponibilità di bombole d’ossigeno. L’Orlandi non è l’unico reparto del genere: già attivati, anche in area Covid, quello di Bovolone e di Valeggio. In corso di attivazione, anche se non tratteranno casi Covid, altri posti letto, anche quelli annunciati anni fa, a Verona città, nella struttura privata — convenzionata «Le Betulle», di Borgo Venezia Soddisfatto della «sorpresa autunnale» il sindaco Roberto Brizzi: «Ci aspettavamo l’attivazione per fine anno, e non solo è stata anticipata, ma la Regione ha annunciato anche un ampliamento fino a un totale di 36 posti letto. Da tempo aspettavamo che le schede regionali venissero applicate, l’ospedale di Bussolengo rimane indispensabile per un bacino, quello del Baldo - Garda che, altrimenti, rimarrebbe scoperto».
Girardi Fondamentale per venire incontro alla necessità dei malati meno gravi
La «rete»
Già attivati reparti di comunità anche in area Covid, a Bovolone e Valeggio