Maxi truffa, 7 anni di carcere a marito e moglie
Oltre cento vittime, di cui una trentina costituite parti civili in aula, danneggiate attraverso una serie di raggiri per oltre 4 milioni e mezzo di euro.
Un caso che aveva fatto clamore e da cui è scaturito un processo che ieri in primo grado si è chiuso con la condanna degli imputati,marito e moglie, a un totale pari a 7 anni e sei mesi di reclusione. Quindicimila euro di risarcimento provvisionale a ciascuno dei clienti costituito parte civile, fatta salva la possibilità di rivolgersi al giudice civile.
Lo ha deciso il giudice Alessia Silvi, dopo che alla scorsa udienza il pm Federica Ormanni aveva chiesto complessivamente 8 anni di carcere per la coppia veronese. Quattro anni e sei mesi di reclusione la pena inflitta a Silvano Castagna, l’ex broker 48enne di Sommacampagna arrestato (ai domiciliari) a maggio 2017 dopo una raffica di denunce. Tre anni invece l’ammontare da scontare per la moglie Elisabetta Bonafini, assistita con il coniuge dai legali Paolo Mastropasqua, Luca Tirapelle e
Giovanni Maccagnani. Ieri la coppia non era in aula, ma fino all’ultimo Castagna si era difeso sostenendo in aula che «i soldi mi venivano prestati da persone che sapevano a quali rischi andavano incontro». Somme raccolte e mai restituite che invece, stando agli inquirenti, sarebbero state spese oltre che in titoli a rischio sulle Borse di mezzo mondo perfino in once d’oro e barili di petrolio.Il giudice ha sancito le condanne per l’appropriazione indebita e l’autoriciclaggio, ma non per l’abusiva raccolta del risparmio(prescritta), le minacce (da cui la moglie è stata assolta) e neppure per l’evasione fiscale (stralciata). Dopo il verdetto, le difese hanno subito annunciato ricorso in appello.