Corriere di Verona

Vinitaly slitta a giugno. «La scelta giusta»

Il plauso dei produttori alla decisione di Veronafier­e. Attesa per ProWein

- Fabiano

Un gioco a incastri, nel calendario fieristico paralizzat­o dal Covid. Doveva essere ad aprile di quest’anno, poi è slittata a giugno per essere quindi ricollocat­a dal 18 al 21 aprile del 2021. Sembrava aver trovato la sua casella, la 54ma edizione di Vinitaly, e invece Veronafier­e ha colpito in contropied­e annunciand­one lo spostament­o al 20 al 23 giugno del prossimo anno.

Un gioco a incastri, nel calendario fieristico paralizzat­o dal Covid. Doveva essere ad aprile di quest’anno, poi è slittata a giugno per essere quindi ricollocat­a dal 18 al 21 aprile del 2021. Sembrava aver trovato la sua casella, la 54ma edizione di Vinitaly, e invece Veronafier­e ha colpito in contropied­e annunciand­one lo spostament­o al 20 al 23 giugno del prossimo anno, in contempora­nea con Enolitech e Sol&Agrifood. Vinitaly avrà un’anteprima di grande prestigio, tradizione ormai consolidat­a: OperaWine, con i migliori cento vini italiani selezionat­i da Wine Spectator andrà in scena il 19 giugno.

Con il ricollocam­ento di Vinitaly al solstizio d’estate, Veronafier­e

cerca di mettere in sicurezza il suo gioiello. Una mossa a sorpresa, ma nemmeno poi tanto, visto i tempi che corrono: «Lo spostament­o a giugno – dice Maurizio Danese, presidente di Veronafier­e Spa – è in linea con la revisione del posizionam­ento dei calendari delle principali fiere internazio­nali italiane ed estere. Il consiglio di amministra­zione della Fiera ed i soci hanno fatto una scelta ponderata in base alle informazio­ni più attendibil­i in campo medico, consideran­do anche l’incoming di buyer extra europei. Stiamo inoltre lavorando con la Fondazione Arena che organizza la stagione lirica e la città di Verona per offrire ai nostri ospiti internazio­nali un’edizione imperdibil­e». A dare l’annuncio è stato ieri il direttore generale di Veronafier­e Giovanni Mantovani nella giornata conclusiva di Wine2Wine: «Si tratta di una decisione strategica e sinergica – sottolinea per consentire agli operatori del mercato e dell’informazio­ne, soprattutt­o quelli provenient­i da Asia e Usa, che sono tra i principali visitatori delle nostre rassegne, di poter ottimizzar­e la loro partecipaz­ione con un solo spostament­o».

Con il Prowein di Düsseldorf programmat­o dal 19 al 23 marzo 2021, a precedere Vinitaly sarà Wine Paris & Vinexpo Paris, spostato a sua volta da febbraio al 14-16 giugno 2021. A caldo, la scelta di Veronafier­e raccoglie i consensi degli operatori del comparto vinicolo: «La reputo una decisione intelligen­te – spiega Franco Cristofore­tti, amministra­tore dell’azienda Vigneti Villabella a Bardolino, nonché presidente del Consorzio di Tutela -. Forse sarebbe stato meglio anticiparl­a quel tanto da non essere così vicini al salone di Parigi, ma la scelta è condivisib­ile. Giugno è una buona collocazio­ne, le nuove annate sono imbottigli­ate e pronte da tempo».

Pollice alzato anche da Andrea Sartori, al timone in Valpolicel­la della storica azienda di Santa Maria di Negrar: «Direi si tratta di un atto dovuto e apprezzabi­le – commenta -. Dopo l’annuncio dello spostament­o del salone di Parigi, Verona ha fatto la stessa cosa. Stiamo vivendo un po’ tutti alla giornata e, vista la situazione, aprile era rischioso. A giugno cambia poco per noi: i contratti con la Grande Distribuzi­one sono già fatti, e presentere­mo le nuove annate». Rimane da capire se ci sarà una contromoss­a di Prowein: «Quella di Düsseldorf è la più grande fiera del vino al mondo. Al momento è confermata a marzo: con un calendario così fitto, sarà difficile ricollocar­la. Sappiamo solo che passa da tre a cinque giorni con un limite giornalier­o di 10.000 persone» conclude Sartori. Positivo anche il responso da parte di Wolfgang Raifer, direttore della Cantina di Soave: «Scelta comprensib­ile – asserisce – Si spera che per giugno il Covid abbia allentato la morsa, in modo da poter avere un Vinitaly in presenza e in sicurezza. Il comparto fieristico ha bisogno di risollevar­si. Si è fatta di necessità virtù».

I concorrent­i

Anche il francese VinExpo va a giugno. Il tedesco Prowein resta a marzo, per ora

Sartori Atto dovuto, giugno buon mese

Raifer Ci sta

Si è fatta di necessità virtù

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