«Case Azzolini», il Comune dà il via libero all’acquisto
I 180 appartamenti Inps passeranno ad Agec per 8 milioni e 580mila euro
Arriva ad una soluzione, dopo decenni di discussioni e polemiche, la vicenda delle «Case Azzolini» di Borgo Roma, tra via San Giacomo e via Capodistria. Parliamo di 180 appartamenti di edilizia popolare (più 200 garage) disposti su 9 palazzi che il Comune, nel lontano 1978, aveva preso in affitto dall’Inpdap. In seguito, l’Inpdap era diventato Inps, il contratto originario era scaduto e il Comune aveva tentato di comperare quelle abitazioni. Una situazione confusa, che aveva creato molti problemi (per esempio sugli interventi di manutenzione), ma che si scontrava anche con problemi finanziari. Nel 2008 l’Inpdap aveva infatti fissato un prezzo per l’acquisto di 24 milioni e 318mila lire, con la possibilità di scendere a 17 milioni: secondo l’Agec, davvero troppi.
Nel 2018 la stima del valore era scesa a 14 milioni e 421mila euro. Ma nella scorsa estate, l’Inps era arrivata a chiedere 8 milioni e 580mila euro. E il Comune aveva detto il fatidico «ok, il prezzo è giusto». La stessa Inps aveva però chiesto a Palazzo Barbieri di sbrigarsi, perché quell’offerta restava valida solo fino al primo dicembre. Adesso quindi, la giunta comunale ha invitato l’Agec ad acquistare quei palazzi, utilizzando parte dei 14.914.800 euro che risultano essere disponibili. E la delibera cercherà di viaggiare veloce, andando oggi in commissione e già domani in consiglio comunale, per il voto definitivo. L’acquisto delle Case Azzolini è considerato decisamente importante, anche perché consentirà finalmente (dopo molte richieste da parte degli inquilini) di programmare una manutenzione importante degli edifici stessi, per un costo già previsto attorno ai 5 milioni di euro. Concludendo entro il primo dicembre questa operazione, il Comune risparmierà inoltre poco più di mezzo milione l’anno (per la precisione 527.500 euro), cifra che attualmente versa all’Inps.